Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] e usi diversissimi si accavallarono nel panorama in fermento del cinema europeo, dove gli autori italiani e quelli della Nouvellevague e del Free Cinema continuarono ad alternare c. e bianco e nero (come poi avrebbero fatto in Germania negli ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] L'immagine-fatto del cosiddetto cinema della realtà propria del realismo francese, del Neorealismo e di parte della Nouvellevague (Jean Renoir, Roberto Rossellini, i primi film di Luchino Visconti, Jean-Luc Godard, François Truffaut, Jacques Rivette ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] sulla natura del cinema. Basta ripensare a quanto André Bazin, nume tutelare dei "Cahiers du cinéma" e della Nouvellevague, ha dedicato all'ontologia cinematografica, laddove indica il cinema come punto d'arrivo dell'arte che, dai primi graffiti ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] , L'eclisse, 1962; ma anche La notte brava, 1959, di Mauro Bolognini.
Nello stesso periodo i registi della Nouvellevague (e delle altre nuove correnti in Inghilterra, in Europa orientale; successivamente in Germania e altrove) seguono il criterio di ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] diretta grazie all'uso del registratore Nagra, reinventando il cinema etnografico, anticipando e poi partecipando alla rivoluzione della Nouvellevague. Con À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro) Jean-Luc Godard esaltò tutte le possibilità ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] come nel racconto di E. Hemingway The killers. È questa la caratteristica del cinema moderno (v. modernità), a partire dalla Nouvellevague, in cui il narratore non è al posto di un personaggio, e tuttavia, nonostante sia al di sopra delle parti, non ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] soprattutto concernere il mondo della televisione così come i m. di m. a mano, molto diffusi invece tra i registi della Nouvellevague, Jean-Luc Godard e François Truffaut in testa. Tuttavia, nel 1966, la macchina da presa portatile a 35 mm Panaflex ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] Contro questa tradizione, tipicamente francese, della ricerca delle equivalenze, ci fu la presa di posizione degli autori della Nouvellevague, che avevano avuto in André Bazin il loro maestro. Bazin, analizzando il film di Robert Bresson Le journal ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] l'ellisse viene potenziata al massimo, fino a rendere un'azione piuttosto difficile da comprendere. A partire dalla Nouvellevague sono diventati frequenti anche i falsi raccordi, già frequenti nelle avanguardie degli anni Venti e in particolare nel ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...