Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] si contrappose la negligenza formale di gusto tardo-simbolista e surrealista dei poeti della naug-i nau (dal francese nouvellevague), fra cui spicca Aḥmadī. Un posto particolare occupa la poetessa F. Farrukhzād, che di questa scuola offre la sintesi ...
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GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] è sembrato Until the end of the world (Fino alla fine del mondo, 1991).
Negli anni Ottanta si sviluppa una seconda nouvellevague, caratterizzata nella maggior parte dei casi da un più forte impegno politico, come denotano i film di M. von Trotta ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] connection di J. Gelber e The zoo story di E. Albee, e con essi si fa strada una sorta di nouvellevague teatrale americana, che trova dapprima spazio sui palcoscenici off-Broadway, fuori, cioè, dai circuiti commerciali del teatro americano e dalla ...
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Poeta e critico d'arte francese, nato a Tours il 24 giugno 1923. Compiuti studi di matematica e filosofia, frequenta fino al 1947 a Parigi il gruppo dei Surrealisti. Nel 1953 pubblica la sua prima opera, [...] seguita da Hier régnant désert (1958), Pierre écrite (1965), Dans le leurre du seuil (1975). Nel 1959 ottiene il Prix de la NouvelleVague per L'Improbable, saggio sulla creazione poetica. Nel 1969 fonda con G. Picon, A. du Bouchet e L.-R. des Forêts ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] marbre, in "Cahiers du cinéma", 1955, 44, 49, 51, 52 e 53, (trad. it. in La pelle e l'anima. Intorno alla Nouvellevague, a cura di G. Grignaffini, Firenze 1984, pp. 8-36).
S.M. Ejzenštejn, Izbrannye proizvedenija v šesti tomach (Opere scelte in sei ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] Cinquanta, con Jacques Doniol-Valcroze, ideò il Festival du film maudit (1950) di Biarritz, e fu per i giovani della Nouvellevague, a cominciare da François Truffaut, un compagno di strada e al tempo stesso un punto di riferimento. I suoi scritti ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] A. era ormai all'apice della fama, ma divenne anche uno dei bersagli della critica 'antiaccademica' della Nouvellevague; tanto più che si affermò quale raffinato interprete dell'immaginario visivo di grandi coproduzioni internazionali e di costosi ...
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Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvellevague, alla quale [...] le porte dei circoli nei quali si teorizzava il cinéma vérité. Grazie a Jean Rouch, si avvicinò ai cineasti della Nouvellevague e cominciò a lavorare come direttore della fotografia (e operatore) per il film collettivo Paris vu par… (1965), che gli ...
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Berta, Renato
Stefano Masi
Direttore della fotografia svizzero, nato a Bellinzona il 2 marzo 1945. Con il suo gusto per la luce naturale ha lasciato una profonda impronta nella nouvellevague svizzera [...] (2001), tutti firmati da Straub con Danièle Huillet. Al ritorno in patria, lavorò in uno dei film più importanti della nouvellevague svizzera, Charles mort ou vif (1969), il primo dei sei lungometraggi che avrebbe fotografato per Tanner. Fu l'inizio ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...