Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] .
In Francia si formò (attorno al critico A. Bazin e alla rivista Cahiers du Cinéma) il movimento della nouvellevague. Comprendeva autori piuttosto diversi tra loro e che assai presto presero strade divergenti, accomunati però dalla ricerca di uno ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] è ormai in corso.
Ma già J.-M.-G. Le Clézio (n. 1940), iniziatore con Le procès verbal (1963) di una nouvellevague di romanzieri che non intendono più 'spiegare' ma 'testimoniare', a partire da Désert (1980) persegue la sua "estasi materiale" nella ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] Sui "Cahiers" scrivevano critici di prim'ordine e, inoltre, cineasti che furono anche gli autori di film della cosiddetta Nouvellevague: per es., Claude Chabrol, François Truffaut e soprattutto Jean-Luc Godard. La menzionata svolta del 1963 fu opera ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] sola Italia vennero prodotti quasi 300 film, spesso collegati ai molteplici problemi del Paese, e altrove Free Cinema, Nouvellevague, e anche Neuer Deutscher Film, costituivano testimonianza di comuni vitalità e felicità produttive mai più da allora ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] marbre, in "Cahiers du cinéma", 1955, 44, 49, 51, 52 e 53, (trad. it. in La pelle e l'anima. Intorno alla Nouvellevague, a cura di G. Grignaffini, Firenze 1984, pp. 8-36).
S.M. Ejzenštejn, Izbrannye proizvedenija v šesti tomach (Opere scelte in sei ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] i testi del regista. Il secondo è On connaît la chanson (Parole, parole, parole…) di Alain Resnais, altro regista della Nouvellevague che nel 1997 ha girato questo musical sui generis (o forse sarebbe più giusto definirlo un anti-musical), per metà ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] , con la modernità, a partire dalla rottura degli schemi narrativi tradizionali (irrevocabilmente compiuta dal Neorealismo e dalla Nouvellevague), esso si rivela nel film in modo immediato, nelle sue operazioni fondamentali del presente che passa e ...
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Regia
Lucilla Albano
La regia è considerata l'attività centrale attorno a cui ruota l'intera realizzazione del film: la nascita della pratica e della funzione della r. è da annoverare tra i maggiori [...] dei modi di narrazione e di produzione e con l'evoluzione della tecnica. André Bazin, all'alba della nascita della Nouvellevague, alla fine degli anni Cinquanta, scriveva che "la regia […] è la materia stessa del film, un'organizzazione degli esseri ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] e specifici. In questa prospettiva è fondamentale l'affermarsi del nuovo modo di recitazione proprio del cinema moderno e della Nouvellevague in particolare, di Jean-Paul Belmondo e di Anna Karina, di Jean-Pierre Léaud e di Jean-Claude Brialy, di ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...