Duvivier, Julien
Aldo Tassone
Regista cinematografico francese, nato a Lille (Nord-Pas-de-Calais) l'8 ottobre 1896 e morto a Parigi il 29 ottobre 1967. Dotato di una tecnica notevolissima e di una vena [...] cinema mondiale. D. non meritava pertanto la campagna di denigrazione condotta negli anni Cinquanta dai critici-registi della Nouvellevague, che, tra i grandi registi francesi, avevano eletto Renoir a punto di riferimento pressoché esclusivo. Tale ...
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Delannoy, Jean
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Noisy-le-Sec (Seine-Saint-Denis, Île-de-France) il 12 gennaio 1908. La perizia nella costruzione narrativa del film, maturata grazie [...] , tanto da diventare, alla fine degli anni Cinquanta, un facile bersaglio per gli strali critici della nascente Nouvellevague (in particolare di François Truffaut). Sotto l'apparente patina di convenzionalità, dai suoi film emerge tuttavia una ...
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Feyder, Jacques
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jacques Frédérix, regista, sceneggiatore e attore cinematografico belga, nato a Ixelles (Belgio) il 21 luglio 1885 e morto a Prangins (Svizzera) il [...] Le cinéma, notre métier. L'ultimo lavoro di F. fu la supervisione di Macadam (1946; L'albergo della malavita) di Marcel Blistène.
Bibliografia
P. Billard, L'âge classique du cinéma français. Du cinéma parlant à la NouvelleVague, Paris 1995, passim. ...
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Darrieux, Danielle
Callisto Cosulich
Attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Bordeaux il 1° maggio 1917. Iniziò a frequentare il teatro di posa all'età di quattordici anni e, da allora, [...] ), e soprattutto Une chambre en ville (1982). Più durevole, invece, il sodalizio con i registi emersi dopo la prima ondata della Nouvellevague: il Paul Vecchiali di Les petits drames (1961) e En haut des marches (1983); l'André Téchiné di Le lieu du ...
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Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] (1958; Peccatori in blue jeans) di Marcel Carné. La svolta della carriera fu consacrata da una delle prime opere della Nouvellevague, À double tour (1959; A doppia mandata) di Claude Chabrol, che anni dopo dirigerà l'attore anche in Docteur Popaul ...
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Sen, Mrinal
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Faridpur (Bengala Orientale, od. Bangla Desh) il 14 maggio 1923. È una delle figure più importanti del cinema indiano, insieme [...] (1969, Il signor Shome), girato in hindi, che lo impose come autore sia a livello nazionale (dando avvio alla nouvellevague indiana) sia internazionale. La libertà stilistica del film aderisce molto bene al racconto (che è anche un'amara riflessione ...
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Tarantino, Quentin (propr. Quentin Jerome)
Leonardo Gandini
Regista, sceneggiatore, produttore e attore cinematografico statunitense, nato a Knoxville (Tennessee) il 27 marzo 1963. Cineasta tra i più [...] e passò i cinque anni seguenti a formarsi una propria cultura cinematografica, basata soprattutto su film di genere e opere della Nouvellevague. Dopo il fallimento, nell'estate del 1986, di un primo progetto cinematografico, il film My best friend's ...
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Skolimowski, Jerzy
Daniele Dottorini
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico polacco, nato a Łódź il 5 maggio 1938. Nel contesto delle cinematografie dell'Europa dell'Est degli anni Sessanta, [...] , non aderenti ai dettami del realismo socialista. Nel 1967 realizzò in Belgio Le départ, personale rilettura della Nouvellevague francese attraverso uno dei suoi attori-simbolo, Jean-Pierre Léaud. Nello stesso anno terminò in Polonia Ręce do ...
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Simone Filippetti
Brunello Cucinelli
La terza via del cashmere
Un imprenditore che sembra un filosofo e un umanista. Per la sua azienda del lusso ha trasformato un borgo medievale umbro in una città ideale [...] ex indossatore diventato uno dei marchi italiani del lusso più noti al mondo, è oggi il maggiore esponente della nouvellevague di imprenditori italiani del fashion. La terza via capitalista: un’economia ‘sana’, meno rapace e più attenta alle persone ...
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Autant-Lara, Claude
Simona Pellino
Regista e scenografo cinematografico francese, nato a Luzarches (Seine et Oise) il 5 agosto 1903 e morto ad Antibes il 5 febbraio 2000. Tenace, polemico e versatile, [...] ideali estetici della sua giovinezza, rifacendo il Don Juan et Faust (1922) di L'Herbier. Gli esponenti della Nouvellevague lo condannarono duramente per la sua estetica che giudicavano superata e per il suo realismo psicologico, considerandolo un ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...