Regista cinematografico francese, morto a Parigi il 31 ottobre 1996. Salutato fra i maggiori per le sue opere degli anni Quaranta, dopo Les enfants du Paradis realizzò film ancora ispirati ai temi del [...] e il suo sforzo di rinnovarsi, ma che ebbero scarso successo commerciale, in gran parte accusate dalla critica della nouvellevague di tradire uno psicologismo senza nerbo poetico.
Seguirono: La Marie du port (1949; La vergine scaltra), da G. Simenon ...
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Poeta e critico d'arte francese, nato a Tours il 24 giugno 1923. Compiuti studi di matematica e filosofia, frequenta fino al 1947 a Parigi il gruppo dei Surrealisti. Nel 1953 pubblica la sua prima opera, [...] seguita da Hier régnant désert (1958), Pierre écrite (1965), Dans le leurre du seuil (1975). Nel 1959 ottiene il Prix de la NouvelleVague per L'Improbable, saggio sulla creazione poetica. Nel 1969 fonda con G. Picon, A. du Bouchet e L.-R. des Forêts ...
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VOZNESENSKIJ, Andrej Andreevič
Cesare G. De Michelis
Poeta russo sovietico, nato a Mosca il 12 maggio 1933. Cresciuto nella zona più colta della capitale sovietica (suo padre era uno scienziato), si [...] ", trad. it. nel volume Scrivo come amo, Milano 1962), lo fecero conoscere come il poeta più interessante della nouvellevague lirica. La raccolta 40 liričeskich otstuplenij iz poemy 'Treugol'naja guša' ("40 digressioni liriche del poema 'La pera ...
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Vasil´ev, Anatolij Aleksandrovič
Valentina Venturini
Regista teatrale russo, nato a Danilovka (Penza) il 4 maggio 1942. Laureatosi in chimica presso l'università di Rostov sul Don, ha lavorato come [...] : è proprio con questo testo che il regista ha affrontato per la prima volta la drammaturgia della Novaja Volna (la nouvellevague russa). Attorno a V., inoltre, si formò un gruppo di attori con i quali il regista ha continuato a lavorare negli ...
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Kauerismäki, Aki
Francesco Bono
Regista cinematografico finlandese, nato a Orimattila il 4 aprile 1957. Si è avvicinato al cinema da autodidatta e con il fratello Mika (n. 1955), anch'egli regista, [...] , del cinema nordico.
Come il fratello Mika, Aki mostra vivo interesse per i B movies degli anni Cinquanta e la NouvelleVague di cui rielabora numerosi motivi coniugandoli con uno stile che rievoca - per la compostezza quasi fredda degli attori, la ...
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ROBBE-GRILLET, Alain
Gian Luigi Rondi
Scrittore e regista cinematografico francese, nato a Brest il 18 agosto 1922. Esponente fra i maggiori della corrente letteraria definita Nouveau roman o anche [...] dernière à Marienbad (L'anno scorso a Marienbad), 1961, una delle opere di maggiore eco della Nouvellevague cinematografica francese. Passato alla regia, trasferisce nel cinema le proprie posizioni letterarie realizzando film spesso discontinui e ...
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Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] storia della produzione cinematografica. La sua idea di cinema risulta innestata sulla lezione di André Bazin e della Nouvellevague: in essa sono articolate ricerca personale e cinefilia, conoscenza degli autori e volontà di parlare in prima persona ...
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Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] fotografia in bianco e nero di Raoul Coutard, scelta che indica la volontà di mantenersi fedele allo stile originario della Nouvellevague), il regista si è mosso a ritroso per rivivere alcuni istanti del suo passato e meglio comprenderli. In questo ...
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Denis, Claire
Daniela Turco
Regista cinematografica francese, nata a Parigi il 21 aprile 1948. L'Africa, con i suoi spazi dilatati e la sua luce, e l'immigrazione africana in Europa, con il suo drammatico [...] . Foster, Women film directors, Westport (CT) 1995, ad vocem.
Laboratorio Immagine Donna, La distanza delle cose vicine. La NouvelleVague delle registe francesi, Firenze 1997, pp. 67-70.
T. Sossi, Denis, Claire, in T. Sossi, Dizionario delle registe ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] 1965) e nell’horror apocalittico L’ultimo uomo sulla terra (1964) di Ubaldo Ragona.
Ma curiosamente, la tardiva nouvellevague che nascerà in Italia avrà come epicentro due tranquille cittadine padane, Parma e Piacenza (in quest’ultima, ricordiamolo ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...