Forman, Miloš
Serafino Murri
Nome d'arte di Forman Ján Tomáš, regista cinematografico ceco, naturalizzato statunitense, nato a Čáslav (Boemia) il 18 febbraio 1932. Tra i maggiori esponenti della Nová [...] a punto il suo stile in una commedia sentimentale dalle tinte leggere, che risente in modo evidente dell'influsso della Nouvellevague: è la storia della giovane e ingenua operaia Andula (Hana Brejchová), alle prese con gioie e dolori del primo amore ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 6 aprile 1907 e morto a Santa Monica (California) il 30 agosto 2000. Considerato uno dei maestri del b-movie, L. ha finito per influenzare intere [...] generazioni di registi, grazie anche alla rivalutazione critica di André Bazin e degli esponenti della Nouvellevague in Europa, e di Paul Schrader negli Stati Uniti. Esempio di 'artigiano' formatosi direttamente sul set, L. in poco più di vent'anni ...
Leggi Tutto
Torino Film Festival
Giuseppe Gariazzo
Il Festival internazionale Cinema Giovani (dal 1998 T. F. F.) è nato a Torino nel 1982 per volontà di personalità del cinema e della cultura (come Gianni Rondolino [...] che, in particolare tra gli anni Cinquanta e Sessanta, avevano rinnovato il linguaggio della settima arte (Neorealismo, Nouvellevague, Free Cinema, Junger Deutscher Film, New American Cinema e forze indipendenti statunitensi, Collettivo italiano del ...
Leggi Tutto
Tunisia
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Sottoposta all'amministrazione francese dal 1883, la T., dopo contrasti molto aspri, raggiunse l'indipendenza nel 1956. Successivamente, nonostante le difficoltà [...] mille e una notte.
Altri registi significativi sono: Moufida Tlatli, montatrice della maggior parte dei capolavori della nouvellevague tunisina e araba degli anni Settanta e Ottanta, e cineasta che ha privilegiato la descrizione di complesse figure ...
Leggi Tutto
Lola Montès
Bernard Eisenschitz
(Francia/RFT 1955, colore, 110m); regia: Max Ophuls; produzione: Albert Caraco per Gamma/Florida/Union; soggetto: dal romanzo La vie extraordinaire de Lola Montès di [...] amanti del 'cinema di qualità' ed entusiasmò invece i giovani critici che, quattro anni dopo, avrebbero dato vita alla Nouvellevague. Come ha scritto Jacques Lourcelles, si tratta di uno degli ultimi film "a suscitare polemiche non per ragioni di ...
Leggi Tutto
Duvivier, Julien
Aldo Tassone
Regista cinematografico francese, nato a Lille (Nord-Pas-de-Calais) l'8 ottobre 1896 e morto a Parigi il 29 ottobre 1967. Dotato di una tecnica notevolissima e di una vena [...] cinema mondiale. D. non meritava pertanto la campagna di denigrazione condotta negli anni Cinquanta dai critici-registi della Nouvellevague, che, tra i grandi registi francesi, avevano eletto Renoir a punto di riferimento pressoché esclusivo. Tale ...
Leggi Tutto
Delannoy, Jean
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Noisy-le-Sec (Seine-Saint-Denis, Île-de-France) il 12 gennaio 1908. La perizia nella costruzione narrativa del film, maturata grazie [...] , tanto da diventare, alla fine degli anni Cinquanta, un facile bersaglio per gli strali critici della nascente Nouvellevague (in particolare di François Truffaut). Sotto l'apparente patina di convenzionalità, dai suoi film emerge tuttavia una ...
Leggi Tutto
Feyder, Jacques
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jacques Frédérix, regista, sceneggiatore e attore cinematografico belga, nato a Ixelles (Belgio) il 21 luglio 1885 e morto a Prangins (Svizzera) il [...] Le cinéma, notre métier. L'ultimo lavoro di F. fu la supervisione di Macadam (1946; L'albergo della malavita) di Marcel Blistène.
Bibliografia
P. Billard, L'âge classique du cinéma français. Du cinéma parlant à la NouvelleVague, Paris 1995, passim. ...
Leggi Tutto
Darrieux, Danielle
Callisto Cosulich
Attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Bordeaux il 1° maggio 1917. Iniziò a frequentare il teatro di posa all'età di quattordici anni e, da allora, [...] ), e soprattutto Une chambre en ville (1982). Più durevole, invece, il sodalizio con i registi emersi dopo la prima ondata della Nouvellevague: il Paul Vecchiali di Les petits drames (1961) e En haut des marches (1983); l'André Téchiné di Le lieu du ...
Leggi Tutto
Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] (1958; Peccatori in blue jeans) di Marcel Carné. La svolta della carriera fu consacrata da una delle prime opere della Nouvellevague, À double tour (1959; A doppia mandata) di Claude Chabrol, che anni dopo dirigerà l'attore anche in Docteur Popaul ...
Leggi Tutto
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...