Scrittore romeno (Bucarest 1819 - ivi 1865). Cantore di chiesa, flautista e critico musicale, il primo esperto dell'opera lirica italiana in Romania, scrisse pagine di viaggio, novelle romantiche fra le [...] quali una di ambientazione fiorentina (Matteo Cipriani, 1858), il romanzo Ciocoii vechi şi noi ("Arrivisti vecchi e nuovi", 1863), nel quale con uno stile colorito è narrata la vita di una certa società ...
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aljamía Nome spagnolo degli idiomi neolatini della Spagna (castigliano, aragonese e valenzano) scritti in caratteri arabi dai Moriscos. La letteratura comprende scritti in prosa e in versi, novelle e romanzi. ...
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LAZAREVIČ, Laza
Arturo Cronia
Scrittore serbo, nato a Šabac nel 1851, morto a Belgrado nel 1890. Dopo aver preso parte ad alcune guerre serbe, divenne medico di corte. Scrisse soltanto otto novelle, [...] talvolta questi elementi formativi. Delle sue novelle alcune trattano argomenti rusticali, altre svolgono temi un po' troppo imbevuto ancora di sentimentalismo romantico. Le sue novelle sono state pubblicate la prima volta nel 1886: Sest pripovedaka ...
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Pseudonimo dello scrittore indiano Dhanpat Rāy (Lamhi, Benares, 1880 - Benares 1936). Di origini modeste, iniziò la sua carriera letteraria scrivendo in urdū sotto lo pseudonimo di Nawāb Rāy; la prima [...] della vita dei ceti più poveri, oppressi da un sistema sociale che non offre speranze. Fu soprattutto nella brevità delle novelle che P. espresse il più crudo realismo, dando spazio invece nei romanzi a una sottile vena sentimentale. Autore prolifico ...
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Scrittrice olandese (Pekalingan, Indonesia, 1888 - L'Aia 1962). Dimorò a lungo a Giava e nelle isole Molucche e soltanto dopo il ritorno in Olanda pubblicò in novelle e lunghi racconti i suoi ricordi della [...] vita in Oriente. Sua caratteristica è il tono minore e la fine e suggestiva evocazione dell'atmosfera. Menzioniamo i lunghi racconti Nog pas gisteren ("Soltanto ieri", 1951), De tienduizend dingen (1955; ...
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Scrittore israeliano (Gerusalemme 1936 - Tel Aviv 2022). Prof. di letterature comparate all'univ. di Ḥaifā. La cospicua attività di Y. è caratterizzata (nonostante una serie di novelle degli inizi dal [...] tono simbolico e grottesco, 1957-63) dall'impegno politico, come si rileva nei romanzi: Mūl ha-ye῾ārōt ("Davanti alle foreste", 1968); ha-Mĕ'ahēv (1977; trad. it. L'amante, 1990) e nel racconto Bi tĕḥillat ...
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SAPONARO, Michele
Emilio Cecchi
Romanziere, nato a San Cesario di Lecce il 2 gennaio 1885. Gli diede notorietà un romanzo, Il peccato (1919); uscito dopo una raccolta di novelle, nelle quali, come in [...] giovinezza (1927), La Bella risvegliata (1928), I0 e mia moglie (1929), La città felice (1934), ecc., e alcuni volumi di novelle: Inquietudini, Erba tra i sassi, ecc.; tutti editi da Mondadori, Milano.
Bibl.: L. Ambrosini, in Stampa, 30 ott. 1919; E ...
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Letterato senese (sec. 15º-16º). Medico a Ferrara sotto Borso d'Este, fu autore di versi, di un commento ai Trionfi di Petrarca, e di due belle novelle, cui è affidato il suo nome, Vita di Madonna Onorata [...] e, migliore, quella di Angelica Montanini e Anselmo Salimbeni (Opera dilettevole e nuova de gratitudine et liberalità, 1511) ...
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OLBRACHT, Ivan
Pseudonimo letterario di Kamil Zeman, scrittore cèco, nato a Semily il 6 gennaio 1882, figlio dello scrittore e patriota Antal Stašek.
Le sue prime novelle O zlých samotářich (Solitarî [...] cattivi, 1911) sono ispirate alla vita dei vagabondi. Seguì il romanzo Žalář nejtemnější (I.a prigione più tetra, 1913) che, forse appunto a causa del naturalismo un po' facile che ne costituisce il difetto, ...
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Novelliere (n. Caravaggio, ultimo ventennio 15º sec. - m. dopo il 1557). Oltre a un mediocre canzoniere (Sonetti, strambotti, epistole e capitoli, 1508), lasciò una raccolta di 75 novelle intrammezzate [...] da altrettanti enigmi in ottava rima, Le piacevoli notti (2 parti, 1550-53), che si fingono esposte da una brigata di dame e gentiluomini raccolti nell'isola di Murano intorno a Ottaviano M. Sforza, vescovo ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...