Narratore sloveno (Muljava 1844 - Lubiana 1881). I suoi romanzi (Deseti brat "Il decimo fratello", 1865; Doktor Zober "Il dottor Z.", 1876; Med dvoma stoloma "Tra due sedie", 1876; Cvet in sad "Fiore e [...] frutto", 1878) e novelle (Sosedov sin "Il figlio del vicino", 1868) ritraggono di preferenza la vita dei contadini e della piccola borghesia. ...
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Scrittrice argentina (Horcones 1818 - Buenos Aires 1892). Visse quasi sempre fuori del proprio paese, seguendo il padre esule. A Lima formò un centro intellettuale, che esercitò un'azione benefica sulla [...] letteratura dell'America Meridionale. Scrisse romanzi, novelle, studî letterarî: Panoramas de la vida (1876), El mundo de los recuerdos (1886), La tierra natal (1889). ...
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SCHLAF, Johannes
Emma Mezzomonti
Scrittore, nato a Querfurt il 21 giugno 1862, vivente a Weimar.
Al suo nome e a quello di Arno Holz, è legato l'inizio del naturalismo tedesco, che con le novelle Papa [...] Hamlet (1889) e con il dramma sociale Die Familie Selicke si affermò vittorioso nel 1890. Seguirono, sempre in collaborazione con il Holz, il romanzo Junge Leute, 1890, e i racconti Neue Gleise, 1891; ...
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GOEDEKE, Karl Friedrich Ludwig
Giuseppe Gabetti
Storico della letteratura tedesca, nato a Celle il 15 aprile 1814, morto a Gottinga il 27 ottobre 1887. Ammiratore di Platen, amico di Geibel, scrisse [...] in giovinezza versi, novelle, satire, di gusto classicheggiante, e anche una commedia aristofanesca (König Codrus, 1837), sotto lo pseudonimo di Karl Stahl. Partecipò alla vita politica, aderendo al movimento liberale; nel 1848 fu deputato di ...
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Pseudonimo di Renato Eduardo Manganella, nato a Roma il 1° novembre 1880. Fecondissimo giornalista, romanziere, commediografo e critico drammatico, ha pubblicato, oltre a due volumi di poesie, numerosi [...] romanzi, libri di novelle e opere teatrali.
Opere principali narrative: Il damo viennese, Rocca S. Casciano 1916; Il re, le torri, gli alfieri, Milano 1917; La rivoluzione in sleeping-car, Rocca S. Casciano 1919; L'ombra della gloria, Bologna 1920; ...
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Pseudonimo dello scrittore H. Schabacher (Parigi 1875 - ivi 1937). Sono soprattutto noti i suoi romanzi, d'ispirazione realistica: Le roseau de fer (1903); Crapotte (1908); La bonne infortune (1911); Le [...] veau gras (1912), ecc., e le novelle: Les marchandes d'oubli (1909); Les demoiselles de perdition (1911); La lune de fiel (1922), ecc. Scrisse anche per il teatro: Comédies en un acte, 1927; La Fugue, 1929; ecc. ...
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Avventuriero (n. Verona 1531 - m. dopo il 1608), originario della Lunigiana. Prima militò nelle Fiandre, poi in Italia. Nel 1580 pubblicò a Venezia, senza il consenso di Tasso, alcuni canti della Gerusalemme [...] Liberata; nel 1609 Ducento novelle (in verità 202), più della metà delle quali sono plagi dalle Cent nouvelles nouvelles, da Giorgio di Montemayor, dal Cieco da Ferrara, da A. F. Doni. ...
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Poeta e letterato greco (Atene 1859 - ivi 1951), uno dei rinnovatori, insieme con K. Palamàs, della letteratura neogreca. Scrisse numerose raccolte di poesie (Φωτερὰ σκοτάδια "Tenebre luminose", 1915; [...] Κλειστὰ βλέϕαρα "Palpebre chiuse", 1918, ecc.) e di novelle (Τὸ βοτάνι τῆς ἀγάπης "L'erba dell'amore", 19o1, trad. it. 1912; Διηγήματα τῶν ἀγρῶν καὶ τῆς πόλεως "Racconti dei campi e della città", 1930). Fu direttore (1889-94) del periodico ῾Εστία. ...
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Novelliere e romanziere fiammingo, nato ad Anversa nel 1879, direttore delle biblioteche popolari d'Anversa. Autore di alcuni romanzi, il migliore dei quali è Tille (1913), e di numerosi volumi di novelle [...] fra cui possiamo citare Zonnekloppers (Lazzaroni, 1906), e Dwaze tronies (Tipi buffi, 1907), B. è il pittore più caratteristico della vita del popolo e della piccola borghesia della metropoli commerciale, ...
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Pseud. del conte Luciano von Ingenheim, scrittore italiano di famiglia oriunda tedesca (Calprino, Canton Ticino, 1868 - Parigi 1929). Fu uno dei primi collaboratori del Marzocco; diresse (1898-1900) un [...] e scritti letterarî, al Corriere della sera. Nella sua copiosa produzione, comprendente romanzi e novelle, egli mirò a rappresentare, con uno spirito che lo ricollega al verismo lombardo, la società mondana del suo tempo, in una serie di quadri ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...