Due esempi per introdurre un tema centrale nella discussione sulle caratteristiche presuntivamente "nuove" della lingua della politica recente. Con la debita premessa che ci occuperemo ora della lingua destinata a una più immediata presa sul destina ...
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La politica in tv esisteva già prima del 1994, naturalmente. Ma l'epoca delle tribune elettorali, gestite secondo regole precise di rispetto dei turni di parola, sembra un ricordo. E un ricordo sembra quell'Italia in bianco e nero più paesana e meno ...
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Che la semplificazione della lingua dei politici italiani sia uno dei tratti peculiari dei cambiamenti del modo di comunicare i contenuti della politica nella cosiddetta Seconda Repubblica, ne dà testimonianza il giornalista del quotidiano "La Repub ...
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La popolarizzazione del linguaggio politico, propria del "populismo mediatico", contraddistingue un modo diverso, aggiornato, di comunicare la politica. Che sia mutato il modo di fare politica, è tutt'altra faccenda. Non sembra che siano scomparsi i ...
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A detta di numerosi studiosi della lingua politica italiana, a partire dal triennio 1992-1994 il politichese tradizionale s'incammina verso un declino difficilmente arrestabile. Ci interessa analizzare, in una serie di interventi, la fondatezza di q ...
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Che cosa succede dunque nella lingua della politica italiana all'indomani delle elezioni politiche del 1994, che sanciscono il prevalere delle forze coagulate intorno a Forza Italia nello schieramento del Polo delle Libertà? Si potrebbe dire che si ...
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"Il lessico politico è cangiante ma effimero, appiattito sul presente" (Riccardo Gualdo). Difficile infatti che in molti ricordino il Partito della bistecca, costituito nel 1953 a Firenze da Corrado Tedeschi, autore di pubblicazioni di enigmistica, ...
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Riproduciamo integralmente e commentiamo un testo politico prodotto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si tratta di un documento significativo, in quanto si presenta, nelle intenzioni dichiarate dall'autore, non come un "articolo" ma "q ...
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Un giorno ci esprimeremo tutti in giovanilese, cioè un italiano zeppo di parole e locuzioni filtrate dalle varietà di lingua parlate originariamente soltanto dai giovani? Quasi vent'anni fa la studiosa Augusta Forconi (impegnata, tra l'altro, nella ...
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Succede che la lingua della politica incida sulla lingua comune, contribuendo ad arricchirla? In modo più o meno superficiale, attraverso l'immissione di vocaboli o locuzioni, destinati a subire ampliamenti d'uso per via estensiva e figurata, e perf ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...
Commediografo italiano (Firenze 1866 - Carmignano 1927). Il meglio del suo teatro, in vernacolo fiorentino, ritrae con realismo arguto e moraleggiante il mondo popolare e piccolo-borghese (L'acqua cheta, 1908, ridotta anche a operetta per la...
Attore italiano (Lucca 1851 - Benevento 1919). Dal 1884 capocomico (nel triennio 1891-94 in società con C. Leigheb), un suo tentativo di teatro stabile al Valle di Roma (Casa di Goldoni, 1900-02) non ebbe fortuna. Fu attore di notevolissima...