D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] un elitismo, che individualizzato in una superficiale nozione di superomismo nicciano, stentava a specificarsi, quella di progresso, almeno materiale, insomma, una assai primitiva, vestita di italici provincialismi, concezione della società, insieme ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] impostazioni elementari, di una energia quasi rozza e primitiva"); freddezza invece verso il cinema "industria di , la insignificanza, la nevrosi, questi predicati attinenti alla nozione di antipersonaggio nel Dottor Zivago di Pasternak e nella Noia ...
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BALDUCCI, Francesco
Enzo Noè Girardi
Figlio di Mariano, maestro di non si sa quale arte, e di una Vincenzella, nacque a Palermo, ed ivi fu battezzato il 1º giugno 1579. D'ingegno vivace, ma di temperamento [...] sarà tuttavia da cercarsi fuori da una precisa nozione di stile, nella frequenza della rievocazione autobiografica, costituiscono i primi saggi di oratorio completo e sviluppato, dalla primitiva e rozza "laude", in forma di vero e proprio libretto ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...