VANGELI
F. Cecchini
Nell'ambito della tradizione manoscritta dei v., le fasi iniziali della costituzione di un apparato illustrativo a corredo della narrazione degli episodi della vita e dell'insegnamento [...] semplici decorazioni calligrafiche, costituiscono tutto ciò che rimane della produzione primitiva dei v. tra i secc. 2° e 5° ( dagli imperatori sassoni del sec. 10°, esemplata sulla nozione della sovranità di Cristo (Kantorowicz, 1957). Indicativa in ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] egualitaria: l'albero della festa di Rousseau e la comunità primitiva di Durkheim fanno pensare che la festa è tale se i in realtà nasconde una obbligatorietà inquietante.
Ciò che della nozione di festa comunitaria appare è la condivisione di valori ...
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Impurità
Claudia Mattalucci
Nel linguaggio corrente il termine impurità è sinonimo di sozzura e di alterazione e si riferisce alla mescolanza di oggetti, comportamenti o individui che andrebbero separati. [...] alla concezione originaria del sacro. Secondo autori come W.R. Smith e J.G. Frazer, il sacro primitivo, diversamente dalla nozione di santità elaborata all'interno della tradizione giudaico-cristiana, riassume in sé il sommo della purezza e dell ...
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Taoismo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Il taoismo è considerato, accanto al confucianesimo, la seconda grande tradizione filosofico-religiosa della Cina. Non è facile cogliere il pensiero taoista [...] al principio dell'ordine spiega altresì l'impiego specifico della nozione di dao o tao ('via', 'senso', 'verità'), intorno al 310 a.C., che può essere considerata la forma primitiva della tradizione di Huang-Lao, e quindi il precursore del taoismo ...
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BALLO (Balli), Giuseppe
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Palermo il 29 luglio 1567 da Graziano, barone di Collalvi, e da Alfonsina Alliata dei principi di Villafranca. Prese l'abito ecclesiastico e presto [...] fisico, è potenzialmente contenuta nella "realtà" primitiva, pur dovendosi ammettere che essa possiede caratteri quell'anno, il matematico pisano s'era orientato verso la nozione della persistenza del movimento quando non vi sono cause antagoniste, ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...