Pittore (Haarlem 1628 o 1629 - Amsterdam 1682); figlio di Isaack, fabbricante di cornici e modesto pittore, si formò nella tradizione pittorica della scuola di Haarlem, forse con lo zio S. van Ruysdael. [...] e spettacolari, caratterizzate dall'uso di quinte laterali di alberi e dagli effetti di luce dati dal cielo e dalle nubi (Mulino a vento a Wijk bij Duurstede, Amsterdam, Rijksmuseum; Castello di Bentheim, 1653, Dublino, National Gallery of Ireland ...
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DE MARTINIS, Silvio
Lucia Arbace
Figlio di Tommaso e di Colomba Pompei, appartenente a una famiglia di noti ceramisti, nacque a Castelli (o Castelli d'Abruzzo) in provincia di Teramo il 9 nov. 1731. [...] S. Casa di Loreto, con la Vergine circondata da nubi e una lunga iscrizione. Egualmente caratterizzato da una vivace invocano s. Eusanio, che compare nella parte superiore tra le nubi in atto di benedire. Due angeli recano un cartiglio con l ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] del dio e fu anche in seguito considerato dai Greci come la dimora degli dei.
Le alte vette dei monti addensano le nubi e provocano fenomeni meteorici e precipitazioni atmosferiche; ond'è naturale che Zeus, il quale dalle sue alte sedi regnava sulla ...
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MANNUCCI, Federico
Sabino Maffeo
Di antica famiglia fiorentina, nacque a Roma il 16 sett. 1848, terzo dei cinque figli di Giuseppe e di Barbara dei conti Zamboni. Il 18 giugno 1870 ottenne il baccellierato [...] Parigi nel 1892 per apprendere l'uso del nuovo strumento.
Tali attività sfociarono nei contributi a stampa: Fotografia delle nubi, in Pubblicazioni della Specola vaticana, I (1891), 1, pp. 95-97; e Descrizione della specola per la fotografia celeste ...
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Pittore e incisore (Reggio nell'Emilia 1818 - Torino 1882). Fu il più sensibile dei pittori romantici italiani e uno dei più intimamente partecipi al movimento europeo. Dipinse quasi esclusivamente paesaggi, [...] amicizia con A. Ravier.
Opere
Tra i molti quadri e studi, emergono alcune grandi composizioni (Aprile, 1873; Le Nubi, 1880, Torino, Museo Civico, dove è conservata la maggior parte delle sue opere). Le sue acqueforti e litografie, tecnicamente ...
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FRANCESCHINI, Marcantonio
Maria Grazia Branchetti
Nacque a Bologna il 5 apr. 1648 da Giacomo e Giulia Maffei, entrambi bolognesi; fu fratello del musicista Petronio.
Lo Zanotti (1739, p. 219) descrive [...] dominata dalle figure di Salomone eDavide assisi su banchi di nubi e circondati da angeli musicanti e i triangoli animati da stesso F. o a un suo seguace, raffigurante la Vergine assisa in nubi con s. Prospero tra i ss. Venerio e Gioconda, che si ...
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RICHTER, Gerhard
Alexandra Andresen
Pittore tedesco, nato a Dresda il 9 febbraio 1932. Compiuto un primo apprendistato a Zittau come disegnatore pubblicitario e decoratore teatrale, tra il 1952 e il [...] , Paesaggi urbani e Vedute di mare (Mare, 1970, Berlino, Nationalgalerie) che preludono, con la serie delle Nubi (Nubi, 1970, Ottawa, National Gallery), alle variazioni astratte dalle sottili e sinuose pennellate di densi impasti materici (Rosso ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] ai dati raccolti dalle sonde Pioneer e Voyager. La ‘superficie’ visibile del pianeta è, in realtà, una fitta coltre di nubi che si addensa nell’alta atmosfera. Le zone e le fasce sono originate dai moti convettivi dei gas atmosferici. Le zone chiare ...
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CRISTO
Red.
Non ci è pervenuta alcuna descrizione diretta dell'aspetto fisico di Gesù. I padri della Chiesa (Iustin., Dial., 14, 8; 49, 2; Clem. Alex., Paed., 3, 3,3; Strom., 2, 22, 8; 3, 103, 3; 6, [...] Il C. è sbarbato e assimilato al tipo del ritratto imperiale contemporaneo.
3. Kosmokrator. - C. siede sul trono, collocato sul velo di nubi che stende su di sé Coelus; ha nella sinistra il rotulo e alza la destra nel gesto dell'oratore. Il tipo del ...
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ETRUSCA, Disciplina
S. Ferri
È nome usato dai testi antichi per indicare l'insieme della scienza sacra dei Tuschi-Etruschi (l'alternanza Etruscorum libri, Tuscorum litterae, disciplina etrusca, Tusci [...] differente il punto di vista etrusco da quello dei Romani: i quali pensavano che ogni fulmine, derivato da urto di nubi (Jen., Nat. Quaest., ii, 32, 2), può costituire un presagio favorevole o sfavorevole, laddove per gli Etruschi gli dèi provocano ...
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nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera...
cielo
cièlo s. m. [lat. caelum; in grafia tarda coelum]. – 1. La volta emisferica che sembra limitare verso l’alto la nostra visione e la cui base circolare sembra posare sull’orizzonte (in astronomia si distingue il c. diurno, di colore azzurro...