Massa più o meno estesa di goccioline di acqua, di minuscoli cristalli di ghiaccio o di gocce e cristalli mescolati, in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo.
Poiché spesso animate da moti simili a quelli delle n. ordinarie, masse d’aria inglobanti prodotti radioattivi di esplosioni nucleari atmosferiche vengono nell’uso corrente denominate, anche ...
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(ingl. prominences) Nubi di gas che dalla cromosfera del Sole si protendono nella corona, fino ad altezze che a volte superano i 500.000 km. Possono essere osservate anche a occhio nudo, durante le eclissi [...] totali di Sole, come strutture brillanti immerse nella corona. Le p. sono state studiate sistematicamente, in eclisse, a partire dal 1842 e, dal 1860, fotografate. Nel 1868 vennero per la prima volta osservate ...
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METEOROLOGIA (XXIII, p. 73; App. II, 11, p. 301)
Ezio ROSINI
La m. non è rimasta estranea al progresso degli studî scientifici seguito alla seconda guerra mondiale, beneficiando in qualche modo anche [...] oppure di rapporti con il vapore circostante: è appunto lo studio di tali processi che ha portato la fisica delle nubi ai brillanti successi degli ultimi anni. Già prima della guerra la teoria di Bergeron-Findeisen aveva fornito un primo meccanismo ...
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In meteorologia, denominazione di due tipi di nubi, il primo (propriamente cumulonembo) caratteristico delle situazioni temporalesche e generatore di piogge violente e di grandine, il secondo (propriamente [...] nembostrato) costituito da masse compatte e informi, da cui cadono piogge e nevi persistenti ...
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Meteorologo (Londra 1772 - ivi 1864). Scrisse importanti opere sulle nubi, sul clima e sulle relazioni tra fenomeni climatici e meteorologici. La classificazione delle nubi da lui proposta vige tuttora [...] nelle sue linee generali ...
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Materia e radiazione interstellare
JJan H. Oort e Stuart R. Pottasch
di Jan H. Oort e Stuart R. Pottasch
SOMMARIO: 1. Introduzione storica. □ 2. Metodi di osservazione del mezzo interstellare: a) la [...] più alta, ma certamente per non più di un ordine di grandezza. Affinché un tale mezzo possa essere in equilibrio di pressione con nubi di densità pari a 10 atomi/cm3 e temperatura di 100 °K, la sua temperatura dovrebbe essere almeno di 10.000 °K.
Se ...
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Primo elemento compositivo che, anteposto al nome dei singoli tipi di nubi, indica che queste sono divise in più parti, stracciate: il fractocumulo non è foriero di precipitazioni a breve scadenza; il [...] fractonembo dà per lo più precipitazioni piovose o nevose; il fractostrato è stracciato dal vento o dalle cime delle montagne in brandelli irregolari ...
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nebulosità In meteorologia, per ogni luogo, l’aliquota del cielo coperta da nubi. La n. generalmente si misura a stima e si indica in decimi, con un numero intero compreso fra 0 e 10: lo zero corrisponde [...] a cielo sereno; il 10 a cielo tutto coperto. Al numero che misura la n. si usa poi aggiungere l’indice 0, 1, 2 secondo lo spessore, piccolo, medio o grande, dello strato di nuvole (per es., 100 equivale ...
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botanica Organo di attacco o di sostegno delle piante Angiosperme rampicanti non volubili (detto anche viticcio; v. fig.). I c. derivano da metamorfosi ( cirrazioni) del caule (vite), delle foglie (Fabacee), [...] , di varia forma. I c. precedono spesso il fronte di una zona ciclonica e sono costituiti di sottili aghi di ghiaccio; sono nubi alte (quota media 9000 m) e le loro forme ritorte e arricciate sono dovute ai forti venti dell’alta troposfera.
Il ...
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nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera...
cielo
cièlo s. m. [lat. caelum; in grafia tarda coelum]. – 1. La volta emisferica che sembra limitare verso l’alto la nostra visione e la cui base circolare sembra posare sull’orizzonte (in astronomia si distingue il c. diurno, di colore azzurro...