modello
modèllo [Der. del lat. modellus, dim. di modulus (→ modulo)] [FAF] (a) Costruzione che riproduce, di solito in scala ridotta, un sistema fisico, un impianto, una macchina, una zona della superficie [...] analisi non standard: I 147 f. ◆ [FNC] M. nucleari: m., di vario genere, per rappresentare schematicamente la struttura di nucleiatomici: m. nucleari a bosoni interagenti, a buca di potenziale, a forte interazione, a goccia di liquido, a particelle ...
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Bloch Felix
Bloch 〈blòk〉 Félix [STF] (Zurigo 1905- ivi 1983) [STF] Prof. di fisica nell'univ. di Stanford, California (1936). Per le sue ricerche sul magnetismo dei nucleiatomici ebbe il premio Nobel [...] superradianza: VI 50 f. ◆ [FAT] Condizione di B.: v. isolante: III 334 [2.2]. ◆ [FAT] Effetto B.-Siegert: v. spettroscopia atomica a radiofrequenza: V 485 f. ◆ [FAT] Equazioni di B.: v. risonanze magnetiche e di quadrupolo: V 36 c. ◆ [OTT] Equazioni ...
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magnetone
magnetóne [Der. di magnetismo, con il suff. -one di particelle] [MTR] [FSN] Unità quantistica di misura di momenti magnetici di atomi, nucleiatomici, elettroni e particelle subatomiche. Il [...] il m. nucleare (v. oltre), in analogia con il m. di Bohr. ◆ [MTR] [FAT] M. di Bohr: unità di misura naturale per i momenti magnetici atomici; vale (in unità SI): μB=(eh)/ (4πme) ² 9.274 016 10-24 A m2 (equivalente a J/T) ² 5.788 383 10-11 MeV/T, con ...
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Hofstadter Robert
Hofstadter 〈hòfstatër〉 Robert [STF] (New York 1915 - Stanford 1990) Prof. di fisica nell'univ. di Princeton (1946) e poi di Stanford (1950); per le sue ricerche sulla diffusione di [...] elettroni veloci e sulla distribuzione dei momenti magnetici nei nucleiatomici ha avuto il premio Nobel per la fisica nel 1961. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Laurie M. Brown
I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Secondo P.A.M. Dirac (1902-1984) l'affermarsi [...] più profondo, a patto che essa presenti una vita media sufficientemente lunga prima del decadimento o della sua cattura da parte del nucleoatomico.
Generalmente solo il muone, con un tempo di decadimento di 2,2 ms ca. e una debole interazione con il ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] , e sul magnetismo. Tali risultati verranno riconosciuti con il premio Nobel 1994 per la fisica.
Il modello a gusci del nucleoatomico. In tale modello (detto anche modello 'a shell'), proposto da Maria Goeppert-Mayer della Chicago University e da ...
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La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] al neutrone (10−13 cm di raggio) e quindi ai nucleiatomici; esse sono anche responsabili delle forze fra i nuclei.
La meccanica quantistica non spiega perfettamente le proprietà degli atomi e delle molecole; per esempio, soltanto nel caso di sistemi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Energia nucleare
Cathryn Carson
Energia nucleare
L'emergere della ricerca e delle applicazioni nel campo dell'energia nucleare è legato prevalentemente [...] è la fissione nucleare, ossia il processo, scoperto nel 1938, per il quale i nucleiatomici possono scindersi in due. Nei reattori nucleari la fissione di certi nuclei pesanti (soprattutto il raro isotopo dell'uranio 235U) è provocata esponendoli al ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] [MCC] S. dinamico ridotto: v. moto, costanti del: IV 123 a. ◆ [FNC] S. di pochi nucleoni: (a) in senso stretto, quei s. (nucleiatomici) composti da un numero di nucleoni minore o uguale a 4; (b) in senso più ampio, tutti quei s. o processi nucleari ...
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Brillouin Leon-Nicholas
Brillouin ⟨briiuèn⟩ Léon-Nicholas [STF] (Sèvres 1889 - Parigi 1969, figlio di Louis-Marcel) Prof. di fisica teorica nella Sorbona (1928), poi (1932) nel Collège de France, a Parigi, [...] (v. sopra). ◆ [OTT] Tecniche di diffusione B. stimolata: v. coniugazione di fase: I 722 c. ◆ [FNC] Teorema di B.: v. nucleiatomici, teorie microscopiche dei: IV 197 b. ◆ [FSD] Zone di B.: nella fisica dei solidi, intervalli dei valori del vettore d ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...