nucleonùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] prevalgono sulle forze coulombiane che determinano una repulsione fra i protoni. Per l'evoluzione delle conoscenze sui n. atomici v. nucleoatomico, cenni storici sul, mentre per le conoscenze attuali v. le voci cui si rinvia per le locuz. citate ...
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transuranici, elementi Elementi che nel sistema periodico vengono dopo l’uranio, avendo numero atomico maggiore di 92. Non sono presenti in natura se non in tracce minime e sono stati prodotti artificialmente.
Nel [...] è instabile; tuttavia, studi teorici basati sul modello a gusci del nucleoatomico suggeriscono che intorno al valore Z=114 ci dovrebbero essere nuclei relativamente stabili.
I metodi di produzione dei t. sono: a) irradiazione con neutroni, metodo ...
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Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi i. a essere scoperti furono gli i. radioattivi, allorché [...] è la differenza, I=N−Z, fra il numero N dei neutroni e il numero Z dei protoni presenti in un nucleoatomico.
Separazione isotopica
Per separare tra loro i. di uno stesso elemento si usano vari metodi, basati sulle lievi differenze di proprietà ...
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In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleoatomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nucleiatomici, permette da un lato di indagare [...] o radioisotopi) e di energia.
La chimica n. è la parte della chimica relativa alle trasformazioni che riguardano i nucleiatomici e portano per conseguenza a un mutamento degli elementi che vi partecipano.
L’ingegneria n. è la branca dell’ingegneria ...
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Sistema costituito da due enti identici ma di diversa polarità.
Fisica
D. elettrico
Sistema costituito da due cariche puntiformi, di eguale valore q e di segno opposto, a distanza δ molto piccola rispetto [...] a minuscoli circuiti percorsi da corrente, gli elettroni orbitanti intorno a un nucleoatomico hanno un momento magnetico; indipendentemente dal moto di rivoluzione intorno al nucleo, gli elettroni (ed altre particelle elementari, per es. i protoni ...
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Particella stabile, elettricamente carica (con carica elettrica positiva pari in valore assoluto a quella dell’elettrone), di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa pari a 1,67∙10–27 kg, appartenente [...] 1920 da E. Rutherford; insieme al neutrone, è uno dei costituenti del nucleoatomico, dal quale viene emesso in molte reazioni nucleari. Costituisce il nucleo del più leggero degli atomi, l’idrogeno, e pertanto coincide con lo ione idrogeno H+: per ...
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Fisica
In chimica-fisica, è la configurazione di equilibrio che una piccola quantità di liquido in un gas (per es., g. di acqua in aria), o in un altro liquido non mescolabile col primo (per es., g. di [...] parità di volume, è quella di minima superficie.
In fisica nucleare, è noto come modello a g. un modello del nucleoatomico nel quale quest’ultimo è assimilato a una g. liquida, elettricamente carica; tale modello fu proposto per spiegare la fissione ...
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Chimica
In chimica fisica, stato m. di una sostanza o di un sistema è lo stato instabile, che tende a passare allo stato stabile se viene fornita dall’esterno l’energia necessaria per iniziare la transizione: [...] di sopra di 100 °C, senza che essa bolla per qualche tempo.
Fisica
In fisica atomica, stato m. di un atomo (o di una molecola o di un nucleoatomico), quello corrispondente a un livello energetico eccitato avente, a causa di una regola di selezione ...
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Chimico fisico (Katowice 1906 - La Jolla, California, 1972). Allieva di M. Born a Gottinga, dopo il matrimonio con il fisico americano J. F. Mayer, allora collaboratore di J. Franck in quella università, [...] strutturistica nucleare. Tra il 1948 e il 1949 elaborò e pubblicò la teoria del cosiddetto modello a guscio del nucleoatomico, ampiamente sviluppata in successive ricerche; per tali fondamentali ricerche ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1963 ...
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Chimico statunitense (n. Titusville, Pennsylvania, 1873 - m. 1951); prof. (dal 1917) di chimica-fisica nell'univ. di Chicago; è noto per le sue ricerche di strutturistica, di chimica-fisica delle superfici, [...] sulla stabilità del nucleoatomico e sui metodi di separazione degli isotopi. ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...