. Fisica (App. II, 1, p. 4; III, 1, p. 4). - Gli ultimi quindici anni sono caratterizzati dalla realizzazione di macchine acceleratrici per protoni ed elettroni sempre più grandi, impegnative e costose, [...] parte su diecimila. Questo punto è ovviamente di grande importanza per il futuro delle ricerche sulla struttura del nucleoatomico. Una macchina tandem da almeno 14 MV di tensione massima al terminale verrà presto istallata nel Laboratorio nazionale ...
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È la moderna teoria fisica (QCD: Quantum Chromodynamics) delle interazioni cosiddette ''forti'' che si esercitano tra i protoni e i neutroni del nucleoatomico e tra alcune delle particelle subnucleari [...] forti derivano il loro nome dalla intensità relativamente elevata delle forze corrispondenti. Alle interazioni forti si deve in particolare la coesione dei nucleiatomici, in quanto le forze attrattive ''forti'' tra i nucleoni (neutroni e protoni del ...
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Introduzione. - Il concetto di c. è di essenziale importanza nell'ambito delle ricerche volte alla realizzazione in laboratorio di condizioni di fusione termonucleare controllata. In esperimenti di fisica [...] nucleare e il confinamento del plasma. - Alla base del concetto di fusione sta il fatto che la massa del nucleoatomico risulta essere inferiore alla somma delle masse delle particelle che lo compongono, protoni e neutroni, presi isolatamente. La ...
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Introduzione. − L'evoluzione delle conoscenze sperimentali e lo sviluppo di nuove idee teoriche nel campo della fisica subnucleare hanno condotto a una descrizione microscopica della natura, basata su [...] mW = 80.8 ± 0.9 GeV, mZ = 92.1 ± 0.7 GeV,
valori che sono tipici della massa di un nucleoatomico medio ed enormemente più elevati di ogni altra particella elementare mai osservata in precedenza.
La teoria elettrodebole unificata, essendo intimamente ...
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RAGGI X e raggi γ (XXVIII, p. 746)
Maurice DE BROGLIE
Dionisio BEDETTI
Da una ventina d'anni la fisica dei raggi X ha continuato a svilupparsi; sono stati esplorati gli spettri dei diversi elementi [...] centinaio di migliaia fino a centinaia di miliardi di elettroni-volt. Il loro studio, che riguarda sia la struttura dei nucleiatomici sia i raggi cosmici, esce dal quadro di questa esposizione. Codesto studio è difficile a causa del loro debole ...
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RAINWATER, Leo James
Fisico, nato a Council, Idaho, il 19 dicembre 1917. Studiò dapprima al Politecnico della California, poi alla Columbia University, dove ottenne il Ph. D. e dove divenne professore [...] Nel 1975 gli fu assegnato il premio Nobel per la fisica, insieme con Å. Bohr e con B. R. Mottelson, per "la scoperta della connessione tra il moto collettivo e il moto della particella nei nucleiatomici e lo sviluppo della teoria della struttura del ...
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Fisico danese, nato a Copenaghen il 19 giugno 1922. Compiuti gli studi nella città natale, si dedicò alla fisica atomica teorica, divenendo poi, dal 1956, professore all'università di Copenaghen. Nel 1962 [...] sciences e dell'American philosophical society; ha ricevuto numerose medaglie e premi per i suoi lavori sulla struttura del nucleoatomico. In riconoscimento delle sue ricerche, nel 1975 gli è stato conferito il premio Nobel per la fisica, assieme a ...
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Fisico tedesco (Amburgo 1907 - Heidelberg 1973); prof. di fisica nel politecnico di Hannover (1946) e poi di fisica teorica nell'univ. di Heidelberg (1949); ha insegnato anche in varie università degli [...] cui il California institute of technology. Indipendentemente da M. Goeppert Mayer avanzò una teoria sul modello a gusci del nucleoatomico, che sviluppò poi in varie ricerche collegate con quella della Mayer; divise con questa il premio Nobel per la ...
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Fisico (Odessa 1904 - Boulder, Colorado, 1968), di origine russa, naturalizzato statunitense. Allievo di N. Bohr e E. Rutherford; dopo aver insegnato in varie università europee, divenne (1934) prof. di [...] . Wash ington e infine (1956) all'univ. del Colorado. È autore di numerosi lavori teorici sulla struttura del nucleoatomico, e in particolare (1930) sulla sua energia di legame e sulla teoria quantistica della disintegrazione α; di ricerche teoriche ...
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Fisico russo (Poltava 1904 - Mosca 1994), prof. di fisica teorica dal 1930 in varie università (Char´kov, Tomsk, Kiev), e dal 1943 in quella di Mosca. Nel 1932, contemporaneamente a W. Heisenberg, formulò [...] l'ipotesi che il nucleoatomico fosse costituito da protoni e neutroni. Svolse ricerche sull'elettrodinamica quantistica, sull'uso di isotopi radioattivi nelle ricerche biofisiche, sull'eventuale diminuzione secolare del campo gravitazionale ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...