Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] saturazione della densità.
Energia di legame e stabilità dei nuclei
Come si è detto, ogni nuclide è specificato dai il processo sia esoenergetico. Ciò comporta che la massa del corrispondente atomo deve soddisfare la disuguaglianza
[7] M(Z, N)>M( ...
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Origine degli elementi
DDonald D. Clayton
di Donald D. Clayton
Origine degli elementi
sommario: 1. Introduzione. 2. Origine cosmologica. 3 Sintesi nelle stelle quasi stazionarie. 4. Nucleosintesi esplosiva [...] non termica. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il termine ‛nucleosintesi' designa la formazione dei nucleiatomici che conosciamo e troviamo in natura a partire dai nuclei primordiali di idrogeno e di elio presenti nel cosmo.
Come scienza la ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] al centro o all'asse di rivoluzione; in partic., per un elettrone legato in un atomo, il m. della quantità di moto rispetto al nucleo. ◆ [FNC] M. quadrupolare elettrico intrinseco: v. modelli nucleari fenomenologici: IV 66 b. ◆ [MCC] M. resistente ...
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materia
matèria [Lat. materia] [LSF] Nel signif. più generico, ciò che dà sostanza alle cose naturali e che si conserva indefinitamente, eventualmente trasformandosi e mutandosi in energia, secondo il [...] . oscura non barionica. La m. oscura barionica sarebbe costituita da materiali analoghi a quelli costituenti le stelle, essenzialmente nucleiatomici di varia massa ed elettroni, sebbene in condizioni tali da non emettere radiazione. La m. oscura non ...
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protone
protóne [Der. dell'ingl. proton, voce coniata da E. Rutherford intorno al 1920 dal gr. pròtos "primo" con il suff. -on di electron "elettrone"] [FSN] Particella elementare, di simb. p, massa [...] sa che la sua vita media è non minore di 1032 anni) e, insieme al neutrone, è uno dei costituenti fondamentali dei nucleiatomici (p. e neutroni sono considerati due stati di un medesimo ente, il nucleone); s'identifica con lo ione idrogeno, cioè con ...
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In fisica nucleare, materiale non adatto a essere utilizzato direttamente come combustibile nucleare ma che in combustibile si trasforma per assorbimento di neutroni.
Nei reattori nucleari a fissione a [...] usa come materiale f. l’isotopo di numero atomico 238 dell’uranio o l’isotopo di numero atomico 232 del torio. Il primo, mediante cattura a fusione, che utilizzeranno la reazione di fusione tra nuclei di deuterio e di trizio per la produzione di ...
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decadiménto radioattivo In fisica, il fenomeno, caratteristico delle reazioni nucleari, per cui un nucleo si trasforma, in genere, in un nucleo diverso, con emissione di particelle e radiazione. Esistono [...] tipi di d.r.: nel d.r. α un nucleo di numero atomico Z e numero di massa A emette una particella α (nucleo di elio) e si trasforma in un nucleo di numero atomico Z−2 e numero di massa A−4. Nel d.r. β il nucleo emette una particella β−(o β+), cioè un ...
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Plasmi: applicazioni
Francesco Pegoraro
L’importanza delle applicazioni tecnologiche e scientifiche dei plasmi deriva dalle due caratteristiche fondamentali che li contraddistinguono dalle altre forme [...] senso il processo inverso, quindi non usa come combustibile i nuclei pesanti, per es., l’uranio, utilizzati per i processi di interna di una capsula costituita da un materiale a elevato numero atomico (per es., oro) e la pallina interna è compressa ...
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Amedeo Balbi
La frenata dei neutrini
La notizia che i neutrini superassero la velocità della luce è stata poi smentita con grande sconcerto all’interno della comunità scientifica ma soprattutto dell’opinione [...] usato come un bersaglio, e quando una particella colpisce i suoi nuclei il sistema è in grado di generare una corrente elettrica in tre loro innescata due elementi nuovi di zecca, di numero atomico maggiore di 92: il regime fascista, inneggiando alla ...
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stabilità nucleare
Renato Angelo Ricci
I nucleiatomici possono essere classificati in stabili e radioattivi. I primi rimangono invariati nel tempo, mantenendo costanti le loro proprietà, mentre i radioattivi [...] nel diagramma che riporta tale energia in funzione di A. La stabilità nucleare, quindi, dipende dalla struttura dei nucleiatomici e dall’equilibrio delle forze in esso agenti (nucleari attrattive e coulombiane repulsive) e quindi dal numero quantico ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...