Gabriella Spedini
Ominidi
Le origini dell'uomo: fossili e molecole si confrontano
L'antropologia molecolare
di Gabriella Spedini
30 marzo
Vengono pubblicati su Nature i risultati delle analisi condotte [...] la proprietà antigenica di alcune proteine, presenti sulla membrana cellulare di individui di specie diverse, induce tra loro una reazione cui gli autori hanno concluso che la comparsa del primo nucleo di H. sapiens fosse avvenuta in Africa. Tra ...
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Evoluzione e filogenesi
Alessandro Minelli
Tra la biologia evoluzionistica e la sistematica biologica c'è stato, fin dai tempi di Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) e di Charles Darwin (1809-1882), uno [...] , per esempio, l'illusione di potersi fondare sulle proprietà del genoma, visto che il numero di geni presenti nel nucleo di una cellula umana è largamente inferiore a quello di molte piante o di animali che si è facilmente tentati di considerare più ...
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Topi transgenici e topi knock out come modelli di immunodeficienza
Michael J. Owen
(Lymphocyte Molecular Biology Laboratory Imperial Cancer Research Fund Londra, Gran Bretagna)
II sistema immunitario [...] di 10 ÷ 100 volte e la maggior parte di essi è allo stadio di cellule DN precoci (Peschon et al., 1994). Topi in cui è assente l'espressione forma di dimeri, le proteine Stat traslocano nel nucleo dove attivano i geni bersaglio. La proteina Stat ...
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Intestino
Daniela Caporossi
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
L'intestino (dal latino intestinum, derivato di intus, "dentro") rappresenta il tratto del tubo digerente, compreso nella cavità addominale, [...] , sottomucosa, tonaca muscolare e tonaca sierosa. La mucosa in particolare è composta da un epitelio monostratificato con cellule cilindriche a nucleo basale, dette enterociti, e dalla tonaca propria, in cui sono presenti vasi ematici e linfatici e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del Novecento si elabora nella cosiddetta teoria sintetica dell’evoluzione [...] , infatti, sostengono l’idea che il nucleo della teoria evolutiva debba essere rappresentato dalla sulla Terra. Furono le nuove straordinarie proprietà associate all’evoluzione della cellula eucariotica (tra tutte, la capacità di mitosi, di meiosi e ...
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BASSO, Lelio
Piero Craveri
Nacque a Varazze (Savona) il 25 dic. 1903 da Ugo e da Marianna Raimondi, in una famiglia agiata. Il padre, insegnante, liberale giolittiano, aveva partecipato alla vita politica [...] , pp. 43 ss.), centrato com'era da un lato su di una struttura di tipo cellulare, le cui propaggini significative dovevano essere i "nuclei aziendali socialisti", dall'altro su un forte accentramento al vertice delle decisioni politiche. Lo schema di ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] dei glomeruli, un terzo tipo cellulare, le cellule dei granuli, forma contatti sinaptici con le cellule mitrali e quelle muscoidi modulandone l in una serie di nuclei sottocorticali (nuclei della base, nuclei del setto e nucleo caudato) che forniscono ...
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Genetica. Analisi genetica della durata della vita e dell'invecchiamento
Thomas E. Johnson
Christopher D. Link
Invecchiamento, senescenza e longevità sono concetti correlati, relativi a processi per [...] semidominante per l'aumento della durata della vita sia nelle cellule aploidi che in quelle diploidi. Sorprendentemente, le delezioni affetti. Tali placche contengono tipicamente un nucleo di materiale amiloide extracellulare insolubile, chiamato β ...
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Parto
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo e Romolo Rossi
Piera Fele
Il parto rappresenta il meccanismo della nascita dell'uomo e dei Mammiferi. Al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale [...] luogo, di inibire la propagazione dello stimolo da una cellula all'altra, contrastando la formazione di ponti di giunzione nostalgia dell'uomo, al νόστος incessante che è il nucleo dello svolgersi della tragedia umana.
L'impossibilità del ...
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Olfatto e gusto
Giovanni Berlucchi
L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando [...] della faringe, della laringe e dell'esofago; non sono cellule nervose ma epiteliali, modificate e capaci di generare segnali e non semplicemente additivo. Infine, le proiezioni da nuclei sottocorticali come il nucleus accumbens e l'amigdala, la ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...