NUCLEICI, ACIDI
Massimo Libonati
. Gli a. n. si distinguono in due tipi, l'a. deossiribonucleico (DNA) e l'a. ribonucleico (RNA). Entrambi sono molecole di grandi dimensioni preposte a una funzione [...] , infine, esso occupa la posizione centrale della struttura sferica o poliedrica di natura essenzialmente proteica o lipoproteica. I nuclei delle cellule animali contengono 4-8 picogrammi di DNA. I batteri ne contengono 1000 volte di meno, i virus a ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] segnali molecolari che li indirizzano attraverso la membrana nucleare intatta. Per i vettori che si integrano stabilmente nel nucleo della cellula l'inserimento avviene in genere in maniera casuale in tutti i cromosomi, con preferenze per le regioni ...
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ONCOGENI
Vittorio Colantuoni
Si definiscono o. quei tratti di DNA che contengono l'informazione genetica per la sintesi di proteine capaci d'indurre la trasformazione maligna di una cellula e di portare [...] aumentata e non più regolata attività che porta alla trasformazione cellulare.
Oncogeni nucleari. - Queste proteine devono il loro nome alla localizzazione nel nucleo della cellula dove funzionano come fattori di trascrizione, regolando l'espressione ...
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(App. IV, I, p. 291)
Gli studi condotti nel ventennio susseguente la scoperta della struttura a doppia elica del DNA (J.D. Watson e F.H.C. Crick, 1953) hanno portato all'elucidazione dei meccanismi responsabili [...] particolari proteine dette istoni determina il suo compattamento nel nucleo delle cellule eucariote sotto forma di cromatina. In particolari momenti della divisione cellulare la cromatina viene ulteriormente compattata su un'impalcatura, costituita ...
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Molecole
SSalvatore Califano
Giancarlo Berti
John A. Schellman e Charlotte G. Schellman
Metodi d'indagine strutturale, di Salvatore Califano
Analisi conformazionale delle piccole molecole, di Giancarlo [...] all'interno della molecola, dell'energia Ev di vibrazione dei nuclei e dell'energia Er di rotazione della molecola intorno ai con un legame α(1,4), mentre il cellobiosio (dalla cellulosa) ha un legame β(1,4). Queste differenze conducono a profonde ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] su di un'alga gigante unicellulare, l'Acetabularia. Mediante il trapianto è stato messo in evidenza il ruolo del nucleocellulare nella determinazione di caratteri specifici, e il fatto che l'espressione dei geni nucleari dipende dalla sintesi di ...
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spermatozoo
Cellula sessuale maschile matura che provvede alla riproduzione sessuale mediante il processo di fecondazione dell’ovulo. Scoperti nel 1677 da A. van Leeuwenhoek, insieme al suo studente [...] e la coda.
Testa
La testa di uno spermatozoo è lunga ca. 5÷10 μm ed è occupata quasi interamente dal nucleocellulare, a sua volta costituito da cromatina condensata e da un numero variabile di aree più chiare, formate da cromatina dispersa. La ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia evoluzionistica e la genetica
Garland E. Allen
La biologia evoluzionistica e la genetica
L'eredità di Darwin
Alla fine [...] e William E. Castle (negli Stati Uniti), e la citologia, lo studio delle strutture cellulari, in particolare del nucleocellulare, caratterizzato dai lavori di Edouard van Beneden e Richard Hertwig in Germania, ed Edmund B. Wilson, Nettie M. Stevens ...
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Fegato
Daniela Caporossi e Nicola Dioguardi
Il fegato è il più grande organo ghiandolare dei Vertebrati. Nell'uomo è disposto trasversalmente nella parte superiore dell'addome, ha colorito rosso bruno, [...] necessità e l'altrettanto rapido spegnimento quando la necessità è decaduta. Questi meccanismi si basano sulla produzione nel nucleocellulare di fattori induttori dell'attività di trascrizione del sistema DNA-RNA nella fase di stimolo e di inibitori ...
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Origine ed elaborazione delle informazioni biologiche
Peter Schuster
(Institut fur Theoretische Chemie und Strahlenchemie, Universitat Wien Vienna, Austria)
In biologia, l'informazione è conservata ed [...] fase tardiva dello stadio 5. La maggior parte dei precedenti geni mitocondriali, per esempio, è stata trasferita al nucleocellulare, mentre pochi geni rimangono nell'organello, fornendo la base per una parziale autonomia del mitocondrio.
Finché le ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...