nucleonùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] le voci cui si rinvia per le locuz. citate nel seguito e nuclei atomici, teorie microscopiche dei. ◆ [FNC] N. atomico pari-pari v. modelli nucleari fenomenologici: IV 60 f. ◆ [BFS] N. cellulare: v. cellula: I 550 e. ◆ [FNC] N. composto: v. reazioni ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] ignorare i segnali di inibizione della crescita emessi dalle cellule normali vicine. I messaggi inibitori ricevuti da una cellula normale fluiscono verso il nucleo attraverso catene molecolari. Nelle cellule tumorali queste catene sono alterate e le ...
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Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] , mentre quello che diffonde attraverso la membrana plasmatica all’interno della cellula (steroidi, iodotironine) si lega a recettori intracellulari (in genere situati nel nucleo). Indipendentemente dalla struttura e dal tipo di o., i recettori hanno ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] il 1885 E. Strasburger e O. Hertwig identificarono nel nucleo il depositario dei meccanismi di trasmissione dei caratteri ereditari. Alla fine dell’Ottocento C. Golgi scoprì nella cellula un sistema di vescicole appiattite (apparato di Golgi), mentre ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] si originano sono di diversa origine; automissi, se sono derivati dalla medesima cellula madre; autogamia, se l’unione interessa soltanto i due nuclei derivati dalla divisione dell’individuo iniziale, senza che questo si sia diviso. Caratteristica ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] complementari, secondo il principio dell’accoppiamento di basi (A-U, G-C). Nelle cellule eucariotiche la trascrizione dell’RNAm, dell’RNAr e dell’RNAt avviene nel nucleo e, solo dopo una serie di modificazioni, gli RNA passano nel citoplasma dove ...
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Il nome, che non ha valore sistematico, raggruppa organismi vegetali prevalentemente acquatici, con organizzazione relativamente semplice, molto diversi tra loro: forme unicellulari e coloniali, forme [...] spesso le a. presentano un elevato grado di complessità cellulare.
Nelle forme pluricellulari di maggiori dimensioni i talli sono La modalità con cui avviene la divisione mitotica del nucleo ha valore sistematico. Le modalità riproduttive sono tra le ...
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fattóre di créscita Ciascun composto chimico prodotto dall’organismo, detto anche f. di accrescimento, in grado di stimolare la crescita e il differenziamento delle cellule. Presenti in piccolissime quantità, [...] trasmettendo lo stimolo ad altre molecole, di solito mediante una serie di fosforilazioni. Questi segnali, arrivati nel nucleo della cellula, determinano cambiamenti nella risposta dei geni.
I geni controllati dai f. di crescita sono di due categorie ...
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In biologia, processo di divisione del nucleo delle cellule, detto anche cariocinesi. La divisione per m. interessa le cellule somatiche e gli stadi immaturi delle cellule germinali (oogoni e spermatogoni). [...] si separano e vanno ciascuno a un polo della cellula.
Nella telofase (G) si forma la membrana nucleare attorno a ciascun nucleo figlio, i cromosomi si srotolano, riappaiono i nucleoli e il nucleo riacquista il suo aspetto interfasico. Il fuso è ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] utilizzando la sonda Giotto hanno rivelato che nel nucleo della cometa sono presenti particelle silicato-simili, è diversa anche in uno stesso individuo. Per la durata di singole cellule si può dire che il massimo è raggiunto dagli elementi dei raggi ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...