L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] che il piano di costruzione di ciascuna creatura ha un nucleo comune, ma è al tempo stesso adattato all'ambiente circostante nel corpo animale, essa dà luogo a vasi, tessuto cellulare, parti ossee e fibre viventi.
Cabanis contempla la possibilità che ...
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Cellule e tessuti
Tutti gli esseri viventi, anche quelli notevolmente diversi fra loro, possiedono una struttura di base comune: la cellula, che, da un punto di vista sia morfologico sia strutturale, [...] è costituito da fibre striate, che si differenziano da quelle del muscolo striato in quanto le cellule mostrano il nucleo disposto centralmente e contengono particolari strutture, denominate dischi intercalari, la cui funzione è quella di congiungere ...
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La grande scienza. Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
Le biotecnologie e le produzioni agricole e zootecniche
Quali sono i maggiori problemi che, [...] - un bioreattore - altamente complessa e specifica, che viene governata dalle informazioni promosse dal genoma, localizzato nel nucleo di ogni cellula. Il genoma è il patrimonio genetico di ogni organismo, depositario dei suoi geni, del loro DNA, le ...
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L'Ottocento: biologia. L'embriologia
Jean-Louis Fischer
L'embriologia
L'embriologia è la scienza che studia lo sviluppo dell'individuo dal momento della fecondazione a quello della nascita. L'embriologo [...] un parallelismo tra questa e la genealogia delle specie. Numerosi embriologi si dedicarono allo studio approfondito della cellula e del suo nucleo; il lavoro che (ancor prima di quello di Virchow) diede origine a queste nuove ricerche fu, secondo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
Jane Maienschein
Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
L'embriologia [...] retorico, ma con poco sostegno sperimentale o descrittivo, Roux sviluppò una teoria della divisione qualitativa della cellula in cui il nucleo e i suoi cromosomi predeterminavano causalmente lo sviluppo. Egli sosteneva che lo sviluppo si attuava come ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] 1911 Peyton Rous (1879-1970) scoprì che un filtrato senza cellule del sarcoma di una gallina, se inoculato in altre galline, ma, dal momento che non erano visibili né un nucleo né cromosomi, la loro organizzazione genetica risultava ancora poco ...
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Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] non si moltiplica affatto. L'integrazione di questi DNA è probabilmente una conseguenza della loro presenza nel nucleo della cellula, dove la moltiplicazione virale avviene normalmente: in presenza di enzimi di ricombinazione, cellulari o virali, la ...
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L'Ottocento: biologia. La teoria cellulare
François Duchesneau
La teoria cellulare
Nel XIX sec. la teoria cellulare assume una posizione di primo piano in tutti i programmi di ricerca morfologici e [...] rivelava il piano originario delle vertebre. Sin dal 1837, Schwann aveva individuato nella notocorda di girino alcune cellule dotate di nucleo e si era servito di osservazioni analoghe effettuate da Müller sulle notocorde di pesci. I naturalisti che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biologia molecolare
Michel Morange
Lo sviluppo della biologia molecolare
La nascita della biologia molecolare nella [...] espansione nei primi decenni del XX sec. in seguito alla riscoperta delle leggi di Mendel. L'importanza del nucleo per la vita e la riproduzione cellulare era stata dimostrata dai citologi molto prima del 1910, anno in cui Thomas H. Morgan (1866-1945 ...
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Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] i partner ha poi visto il trasferimento, in tappe successive, di una buona parte dei geni del simbionte al nucleo della cellula ospite. In Arabidopsis thaliana, una pianta modello di cui è interamente noto il genoma, il cromosoma 2 contiene, nella ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...