QUANTISTICA, MECCANICA (XXVIII, p. 592).- Teoria delle forze nucleari
Piero CALDIROLA
Generalità. - Per la spiegazione del complesso di fatti sperimentali osservati nelle esperienze di fisica nucleare, [...] N-N si trova che si può dare una spiegazione corretta (ma solo qualitativa) dei risultati sperimentali unicamente supponendo l'interazione fra nucleoni legata a un campo mesonico pseudoscalare con scambio di mesoni neutri fra P e P e fra N e N, e di ...
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iperone
iperóne [Comp. di iper- e del suff. -one di particelle] [FSN] Denomin. di barioni dotati di stranezza; per i dati relativi agli i. noti (Λ, Σ, Ξ, Ω, ecc.): v. App. II: VI 695÷699. Si tratta di [...] di Fermi-Dirac, cioè fermioni; si originano in reazioni ad alta energia, quali, per es., collisioni tra protoni e mesoni molto veloci: possono sostituire, in alcune reazioni, i nucleoni all'interno di un nucleo atomico producendo ipernuclei. ...
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pick-up
pick-up 〈pìkap〉 [Locuz. ingl. "raccogli su" usata in it. come s.m.] [LSF] Denomin. generica, di uso internazionale, per indicare alcuni tipi di trasduttori o di processi. ◆ [ACS] [ELT] Lo stesso [...] , trasduttore meccanoelettrico per rivelare segnali acustici incisi su dischi fonografici: v. suono: V 705 a. ◆ [FNC] Reazione nucleare di p.: reazione nella quale una particella, interagendo con un nucleo atomico, ne porta via uno o più nucleoni. ...
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cluster
cluster 〈klastë〉 [s.ingl., propr. "grappolo", usato in it. come s.m.] [LSF] Termine introdotto inizialmente da astronomi statunitensi e inglesi per indicare ammassi stellari e passato poi a indicare [...] è facile trovarli, in genere, a temperature non molto diverse da quelle di fusione: v. cluster. ◆ [FNC] Raggruppamento di nucleoni (protoni e neutroni), in partic. nei nuclei complessi, tale da formare un sistema ad alta stabilità nucleare, come, per ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] (perché si conservino il momento angolare e il numero leptonico). Le transizioni possibili sono:
Solo la prima può avvenire con nucleoni liberi perché esoenergetica (si libera un’energia di 0,782 MeV). Nei nuclei il decadimento β− o β+ può avvenire ...
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Ha il nome di a. una forma di materia, simile alla materia ordinaria, in cui però ogni particella è sostituita dalla sua antiparticella: protone da antiprotone, neutrone da antineutrone, elettrone da positrone. [...] Tutti questi risultati sono stati verificati sperimentalmente.
È naturale che si sia cercato di estendere la teoria di Dirac ai nucleoni, cioè al protone e al neutrone. A una immediata letterale estensione si oppone il fatto che il momento magnetico ...
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JENSEN, Johannes Hans Daniel
Fisico, nato ad Amburgo il 25 giugno 1907, morto a Heidelberg l'11 febbraio 1973. Conseguì il dottorato nel 1933 all'università di Amburgo, dove successivamente insegnò fino [...] nucleo, estendendo anche a quest'ultimo caso la validità del principio di esclusione di Pauli (dato che i nucleoni sono fermioni). Sempre nell'ambito della spettroscopia nucleare si è occupato nel 1947 della distribuzione della radiazione di rinculo ...
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nucleo
nùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] v. nuclei atomici, dimensioni e struttura dei. È costituita da Z protoni e N neutroni (protoni e neutroni sono detti nel complesso nucleoni), essendo detta numero di massa la somma A dei due, A=Z+N; questo numero approssima all'intero la massa del n ...
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RADIAZIONE
Giampietro PUPPI
. Radiazione cosmica (XXVIII, p. 677). - Così denominata per la sua origine extra-terrestre, stabilita negli anni 1912-13 attraverso le esperienze di V. F. Hess, confermate [...] In queste esperienze (1948) una lamina di materiale condensato viene bombardata con particelle α (nuclei di elio costituiti di 4 nucleoni) accelerate fino ad una energia di 400 milioni di volt-elettrone in un ciclotrone, e i mesoni diffusi dalla zona ...
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Fisico statunitense (New York 1918 - Los Angeles 1988). Ha inizialmente lavorato a Princeton sul problema della separazione degl'isotopi dell'uranio, passando poi come fisico teorico al laboratorio scientifico [...] la fisica insieme a J. S. Schwinger e S. Tomonaga. Nel 1969 ha elaborato un modello (detto a "partoni") della struttura dei nucleoni suggerendo la presenza di più "oggetti puntiformi" al loro interno, che oggi si tende a identificare con i quark e i ...
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nucleone
nucleóne s. m. [der. di nucleo, col suff. -one di elettrone]. – In fisica, nome collettivo delle particelle elementari (protoni e neutroni) che costituiscono il nucleo atomico.
nucleonica
nucleònica s. f. [dall’ingl. nucleonics, der. di nucleon «nucleone», sul modello di electronics «elettronica»]. – Il complesso delle applicazioni della fisica nucleare all’ingegneria e ad altre scienze (astronomia, geofisica, biologia,...