cromosoma
Nicoletta Rossi
Struttura contenuta nel nucleo delle cellule eucariote, nella quale è organizzato il materiale genetico. Ciascun c. è costituito da una singola molecola di DNA, complessata [...] cromosomico), il cui numero (n) è caratteristico di ogni specie. Nell’uomo, l’intero genoma, costituito da circa 3·109 nucleotidi, è distribuito in 23 c. diversi. Le cellule somatiche contengono due copie dell’assetto cromosomico: ogni coppia di c. è ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. [...] , trasformandoli in amminoacidi), le nucleasi (enzimi che scindono gli acidi nucleici in nucleotidi), le nucleotidasi (che operano la scissione di nucleotidi in pentosi e basi puriniche), nonché lipasi, arginasi, fosfatasi. La complessa azione ...
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Biologia
Processo che genera in una cellula diploide o parzialmente diploide nuovi geni o combinazioni cromosomiche che non si trovano in queste cellule o nei loro progenitori. La r. permette di ottenere [...] delle doppie eliche mediante la saldatura delle estremità libere. Tutto il processo è così accurato che il numero dei nucleotidi nei filamenti ricombinati rimane lo stesso. Il modello che spiega gli eventi della r. è quello proposto da R ...
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In genetica molecolare, molecola di RNA con funzioni catalitiche. I geni degli èucarioti sono costituiti da sequenze nucleotidiche chiamate introni ed esoni; essi sintetizzano mediante la trascrizione [...] caratteristiche che li diversificano dai primi: il taglio della molecola non è catalizzato dalla guanosina libera, ma da un nucleotide già presente nelle sequenze introniche e lo splicing determina la formazione di una figura a cappio (lariat; fig. 2 ...
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Eliminazione di atomi d’idrogeno in un composto chimico. Può essere realizzata per azione del calore riscaldando a temperatura di 600-800 °C ( d. termica), mediante l’impiego di catalizzatori, generalmente [...] ; essi sono catalizzati dagli enzimi deidrogenasi della classe ossidoreduttasi. Sono proteine coniugate i cui coenzimi sono in genere nucleotidi flavinici (FAD e FMN) o nicotinici (NAD e NADP). Le più importanti d. sono l’ alcol- deidrogenasi, la ...
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modificazione epigenetica
Ester De Stefano
Modificazione ereditabile che non altera la sequenza del DNA ma l’espressione dei geni. Nelle cellule di mammifero le modificazioni epigenetiche di maggior [...] : 5′mCpG 3′3′ GpCm5′ nella quale mC indica la metilcitosina, la p fra C e G indica il legame fosfodiesterico fra nucleotidi adiacenti e 5′ e 3′ sono le estremità del doppio filamento di DNA antiparallelo. Isole CpG, ossia tratti di genoma di 1 ...
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ciclo delle purine
Anna Atlante
Sequenza ciclica di reazioni nella quale si ha produzione di ammoniaca dall’AMP secondo le reazioni seguenti:
(a) AMP+H2O→IMP+NH3;
(b) IMP+GTP+aspartato→adenilsuccinato+GDP+Pi;
(c) [...] ;
(c) utilizzazione di certi amminoacidi come sorgente di carbonio per la produzione di energia;
(d) regolazione dei livelli dei nucleotidi adenilici AMP, ADP e ATP;
(e) controllo della fosfofruttochinasi (è inibita da ATP e attivata da AMP e da ioni ...
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Watson, James Dewey. - Biochimico statunitense (n. Chicago 1928). Autore di studi sugli acidi nucleici dei virus, nel 1953 ha determinato il modello tridimensionale a doppia elica della molecola del DNA [...] ; dev'essere in grado di tradurre attraverso un processo di sintesi, l'informazione genetica, contenuta nella sequenza di nucleotidi, in sequenze di amminoacidi. L'identificazione del modello strutturale del DNA ha avuto un'importanza che è andata ...
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Nome comune del genere Ranunculus a cui appartengono erbe annue o perenni della famiglia Ranuncolacee diffuse nell’emisfero boreale, soprattutto nelle regioni a clima temperato o freddo. Ha fiori gialli, [...] . Il monofiletismo delle Ranuncolacee è stato confermato sia su base morfologica sia attraverso lo studio delle sequenze nucleotidiche del DNA. Un’attenta analisi cladistica effettuata negli anni 1990 ha rilevato la presenza di due gruppi principali ...
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Chimico tedesco (n. Bochum 1927 - Gottinga 2019). Ha svolto ricerche sui meccanismi di reazione e la cinetica di reazioni molto veloci, e sull'individuazione di composti intermedi molto labili. Particolarmente [...] sono state da lui utilizzate nell'ambito di problemi biochimici (reazioni enzimatiche, trasporto delle informazioni nei nucleotidi, ecc.). Per il suo contributo allo "studio delle reazioni chimiche estremamente veloci disturbando gli equilibrî con ...
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nucleotide
s. m. [da nucleoside, con sostituzione di -t- a -s-]. – In biochimica, nome generico di composti organici formati dall’unione di un pentosio (generalm. ribosio o desossiribosio) con una base azotata (purinica o pirimidinica) e acido...