NUMANZIA
Pietro Bosch
. Numantia fu la principale città dei Celtiberi, resa celebre dal famoso assedio che terminò le guerre di Roma con i Celtiberi, incorporando definitivamente il loro territorio [...] del sec. III e il monocromo del II a. C.
Bibl.: A. Schultzen, Numantia, Ergebniss der Ausgrabungen, Monaco 1905-1932, voll. 1-4; id., Geschichte von Numantia, Monaco 1933; P. Bosch Gimpera, Etnologia de la peninsula ibérica, Barcellona 1932; Taracena ...
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NUMANZIA (Numantia)
A. García y Bellido
Città celtiberica le cui rovine si trovano presso l'attuale Soria, su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero. Venne conquistata dalle truppe di [...] ; id., La Ceramica Iberica de N., Madrid 1924; id., Numancia, Barcellona 1929; F. Behn, Numantia und seine Funde, Magonza 1931; A. Schulten, Geschichte von N., Monaco 1931; id., Numantia, in Pauly-Wissowa, XVII, i, 1936, col. 1254 ss. e s. v.; R. d ...
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Archeologo e storico dell'antichità (Elberfeld, Wuppertal, 1870 - Erlangen 1960). Si occupò soprattutto dell'archeologia e della topografia storica della Spagna: Numantia; Ergebnisse des Ausgrabungen 1905-12 [...] (4 voll., 1914-31); Tartessos (1922, 2a ed. 1950); Geschichte von Numantia (1933); Iberische Landeskunde (2 voll., 1955-57). ...
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Attore e regista, nato a Parigi nel 1911. È il più moderno e quotato fra quelli dell'ultima generazione.
Sue principali interpretazioni teatrali, in spettacoli da lui diretti e in cui ha sostenuto parti [...] di protagonisti: Numantia di Cervantes, Le Misanthrope di Molière, Phèdre di Racine,Amphitryon di Molière, Les fausses confidences di Marivaux, Le procès di Franz Kafka, e, famosa su tutte, Hamlet di Shakespeare. Principali interpretazioni come ...
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SCHULTEN, Adolf
Luigi MORETTI
Archeologo e storico dell'antichità, nato a Elberfeld (Renania) il 27 maggio 1870, morto a Erlangen il 19 marzo 1960. Professore di storia antica nell'univ. di Erlangen [...] ), esiste anche la traduzione italiana (L'Africa romana, a cura di L. S. Cesano, Roma-Milano 1904). Sugli scavi di Numanzia, vedi Numantia: Die Ergebnisse der Ausgrabungen 1905-1912, 4 voll. (I: Die Keltiberer und ihre Kriege mit Rom; II: Die Stadt ...
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Antichissimo popolo d'origine ligure, che prima dell'invasione celtica della Spagna occupava la regione fra il Tago e l'Anas (Guadiana). Poi al sec. VI a. C. fu confinato all'estremo lembo sud-ovest della [...] popolo d'Europa verso occidente. Dopo l'espansione iberica esso scomparve del tutto (sec. III a. C.).
Bibl.: A. Schulten, Numantia, I: Die Keltiberer, Monaco 1914; id., Fontes Hispaniae antiquae: I, Avienus, Barcellona 1922, pp. 25-26, 88-89; E ...
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TARRACONENSIS, Hispania
G. C. Susini
Provincia romana. - Questo nome divenne ufficiale per l'antica provincia dell'Hispania Citerior solo a partire dal III sec. d. C., quando l'Asturia e la Callaecia [...] a Carthago nova.
Un nuovo ordinamento della provincia fu attuato dopo la fine delle guerre celtiberiche e la presa di Numantia nel 133 a. C.: dieci anni più tardi furono aggregate alla provincia le Baleari ed in età augustea, presumibilmente attorno ...
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Popolo dell'Hispania Carthaginensis, ai confini della Tarraconensis e della Lusitania, nelle regioni superiori della Guadiana e del Tago, uno dei più numerosi e potenti della Spagna. Il loro nome ricorre [...] dai Romani soltanto dopo la presa di Numanzia.
Bibl.: Hübner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, coll. 1607-08; K. Götzfried, Annalen der römischen Provinzen beider Spanien, Erlangen 1907, p. 64 segg.; A. Schulten, Numantia, I, Monaco 1914, passim. ...
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Popolo e regione della parte settentrionale dell'Hispania Tarraconensis, sull'oceano Atlantico, che nel tratto corrispondente era chiamato mare Cantabricum. I Cantabri stavano a oriente degli Astures e [...] , Tolosa 1899; V. Gardthausen, Augustus und seine Zeit, I, ii, Lipsia 1896, p. 675 segg.; II, ii, p. 367 segg.; A. Schulten, Numantia, I, Monaco 1914, passim; E. Albertini, Les divisions administratives de l'Espagne romaine, Parigi 1923, passim. ...
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FULVIO Flacco, Quinto (Quintus Fulvius Q. f. M. n. Flaccus)
Giuseppe Cardinali
Figlio maggiore del precedente, ottenne nel 184 a. C. l'edilità curule, e nel 182 la pretura, da esercitarsi nella Spagna [...] ., VII, col. 246 segg.; H. Nissen, Kritische Unters. über die Quellen der 4. und 5. Dekade des Livius, Berlino 1863, p. 236 segg.; G. De Sanctis, St. dei Romani, IV, i, Torino 1923, p. 460 segg.; A. Schulten, Numantia, I, Monaco 1914, pp. 304 e 327. ...
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