Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] di revisore dei "libri delle ragioni" del Comune. Nel Liber abbaci (diviso in 15 capitoli) il F. espone la numerazioneposizionale indiana (adottata dagli Arabi), fino a quel momento ignorata o quasi in Europa, e tratta di una gamma assai vasta di ...
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Scienza greco-romana. Archimede
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Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] termina però col periodo che ha il numero d’ordine miriade di miriadi, e ciò è rilevante. In altri termini, anche se questo sistema talvolta è presentato come se fosse equivalente a quello posizionale, Archimede non inventò nulla del genere. Senza ...
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Erudito (Madrid 1606 - Vigevano 1682). Studiò prima a Salamanca poi a Lovanio, dove si addottorò (1638) in teologia. Fu ambasciatore del re di Spagna presso Ferdinando III, a servizio del quale svolse [...] : e per ciò fu combattuto. Notevole, in aritmetica, l'idea del C. L. di considerare il sistema posizionale di numerazione in una base qualunque (numerazione binaria, ternaria ecc.), esposta nel 1670 nello scritto Mathesis biceps vetus et nova. ...
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numerazione
numerazióne s. f. [dal lat. numeratio -onis (der. di numerare «numerare») «pagamento in contanti» e nel lat. tardo «conteggio»]. – 1. In matematica, numerazione, o sistema di n., il sistema dei numeri e la loro rappresentazione....
posizionale
poṡizionale agg. [der. di posizione]. – Di posizione, che si riferisce alla posizione: astronomia p., lo stesso che astronomia di posizione (v. posizione, n. 5 a); che dipende dalla posizione (spec. nella matematica, nella fisica...