induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] prova), sono inseriti, a contatto traloro, nel campo elettrico in esame, es., è definito per i. l'insieme dei numeri naturali, in cui elemento base è lo zero verificate le due seguenti condizioni: (a) la prima proposizione, A₁, è vera; (b) supponendo ...
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induzione forma di ragionamento che dall’esame di uno o più casi particolari giunge a una conclusione generale, la cui portata si estende al di là dei casi esaminati. Per esempio, la validità di una certa proprietà P per un numero ampio di elementi di un insieme A, casualmente scelti, può portare ad ... ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di un corpo subiscono per la vicinanza di un altro corpo.
Filosofia
Problema a lungo dibattuto è stato ... ...
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Dal gr. ἐπαγωγή, comp. di ἐπί «sopra, verso» e ἄγω «condurre». Termine della logica aristotelica designante il procedimento raziocinativo a cui Cicerone, traducendo letteralmente il vocabolo greco, diede il nome latino di inductio (➔ induzione). ...
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Claudio Pizzi
Estensione della logica deduttiva che descrive inferenze in cui la conclusione non segue dalle premesse con certezza assoluta ma riceve da queste un certo grado calcolabile di conferma, proporzionale all’evidenza disponibile a loro favore. Tale grado di conferma è normalmente espresso ... ...
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Pasquale Pasquini
Embriologia. - L'induzione embrionale è uno dei fenomeni fondamentali della morfogenesi, ampiamente analizzato dalla moderna morfologia causale o embriologia sperimentale e la cui scoperta ha completamente rinnovato il problema morfogenetico dell'organizzazione embrionale. Consiste ... ...
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Antonio Aliotta
. Logica. - È quel procedimento che dall'osservazione dei casi particolari passa alla legge universale e che è l'inverso della deduzione (v.). Il problema del fondamento dell'induzione può essere formulato così: che cosa autorizza a universalizzare e affermare per tutta la classe ciò ... ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] numerosi e prima di ulteriore sviluppo e di formazione (1955-65); la seconda di crisi e di trasformazione (anni Settanta), le cui conseguenze si sono fatte sentire negli anni Ottanta. Epoche, fasi e decenni, naturalmente, si compenetrano traloro ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] Boezio (480 ca.-524/525) ha fissato per secoli il primato epistemologico e sociologico del musicus nella gerarchia musicale; il vero in cui l'arte, il testo e i numeri s'intrecciavano traloro al punto che diveniva difficile distinguere dove finisse l ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] , imitata da numerosi salotti parigini che tra modelli sociali alternativi.
Esistono nondimeno due ambiti in cui gli intellettuali possono ancora svolgere il loro tradizionale ruolo 'legislativo' definitosi nel corso della storia moderna. Il primo ...
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La scienza in Cina. Introduzione generale
Francesca Bray
Karine Chemla
Georges Métailié
Introduzione generale
Prologo
di Francesca Bray
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui documenti e [...] né a provare che le idee e le tecniche emerse per la prima volta in Cina erano poi state adottate in altre regioni del globo. in effetti un certo numero di discipline che oggi ci appaiono nettamente distinte traloro. Tuttavia, poiché questi ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] soffermarsi. In primo luogo, tra la metà del Trecento e gli inizi del Cinquecento, il numero dei colti si catena di cui parla Omero, è il solo che connette e congiunge traloro così strettamente le varie parti e gli elementi del sapere, in modo ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] il cui limite è concepito da Aristotele come una sfera estrema, il primo cielo, comprendente in sé ogni altra cosa. Al di fuori di 'esperienza umana per mezzo di criteri limitati nel numero e traloro coerenti. Non manca il ricorso a spiegazioni di ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] sezione latina e una greca. Nei primi secoli dell'Impero fiorirono anche numerose biblioteche provinciali in varie località, rari uccelli di lusso, che, attorniati da libri, si beccano traloro nella gabbia delle Muse (Ateneo, I, 22 d); anche Timone ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] enciclopedia del sapere. Tra la seconda metà dell'VIII sec. e la prima metà del IX emergono numerose discipline direttamente legate di Diofanto è dunque chiara: si tratta di combinare traloro delle specie, a certe condizioni, per mezzo di operazioni ...
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Nichilismo
VValerio Verra
di Valerio Verra
Nichilismo
sommario: 1. Origini e significati del termine. 2. Nichilismo, esistenzialismo e ontologia. 3. Nichilismo, teologia e religione. 4. Nichilismo, [...] semplicemente ricordare, gli sviluppi, spesso assai diversi traloro, di questa impostazione del problema teologico in senso a numeri e a cifre. Le stesse ideologie hanno perso gran parte del fascino che potevano ancora esercitare dopo la prima guerra ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...