GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] .
Tra le edizioni più belle dal punto di vista tipografico, le Lettere di C. Tolomei (1547, con numerose ristampe romano del libro, consentendo al Martinelli di usare la loro marca.
Morì prematuramente, nei primi mesi del 1591.
L'officina fu presa in ...
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FORMIGGINI, Angelo Fortunato
Giorgio Montecchi
Nacque a Collegara, presso Modena, il 21 giugno 1878 da Pellegrino e da Marianna Nacmani.
Il padre apparteneva a una famiglia israelita che aveva messo [...] Formiggini avevano preferito investire i loro capitali soprattutto in beni immobiliari aprile del 1918 fece uscire il primonumero de L'Italia che scrive. esistenza spesa per il superamento di ogni discriminazione tra gli uomini. Il 29 nov. 1938 salì ...
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GUANDALINI (Guanda), Ugo
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Modena il 9 marzo 1905 da Cesare, ufficiale di cavalleria, e Maria Cornelia Bigone, insegnante di francese. Dopo aver conseguito la maturità [...] tra Delfini, il G. e Beltramelli, Lo Spettatore italiano, nato nel 1928 e soppresso dopo tre numeri sono alla base dei primi scritti del G., tra cui: Adamo, libro con le maestranze della Bormioli minacciate nei loro diritti. Ma l'episodio, in sé ...
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DUPLANCICH, Vincenzo
Sergio Cella
Nacque a Zara (Dalmazia) il 15 ag. 1818, figlio di Antonio e di Antonia Amadeo Fabri, di agiata e cospicua famiglia cittadina. Frequentò le scuole elementari e il liceo, [...] che era stato fra i primi a Zara ad arruolarsi nella e al predominio della loro nazionalità, mentre "i B. Zendrini e altri, egli figura tra i collaboratori d'una rivista settimanale allora fondata andò oltre al quarto numero e non ebbe seguito ...
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CAMINER, Domenico
Cesare De Michelis
Nato a Venezia il 4 maggio 1731 da Antonio, crebbe in una famiglia della borghesia veneziana ricevendo una buona e solida educazione. Giovanissimo sposò Anna Meldini [...] fu la condotta poco politica de' loro compilatori. Un giornalista deve, con una tra il 13 marzo e il 25 sett. 1762 uscirono cinquantadue numeri qualche mese prima si era spenta la figlia Elisabetta, il 3 nov. 1796.
Fonti e Bibl.: Tra le fonti ...
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PEZZA, Vincenzo
Marco Manfredi
PEZZA, Vincenzo. – Nacque a Milano il 24 dicembre 1841 da Luigi e da Angela Finardi.
Il padre, di idee anticlericali, era originario di Casalmaggiore e aveva prestato [...] un forte sviluppo. Nel 1867 fu tra i maggiori collaboratori del Gazzettino, loro in termini spregiativi, si posero con i loro violenti .
Fra il 1869 e i primi mesi del 1870 tale divergenza si fisco degli ultimi tre numeri del Martello gli costò ...
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GIOVANNINI, Alberto
Carlo Vallauri
Nacque a Milano il 9 ott. 1912 da Giovanni e da Estella Cicognani. Il G. si mise in luce nell'ambiente giornalistico e politico di Bologna, dirigendo dal 1935 al 1938, [...] Mussolini) - quanto perché nel primonumero comparve una lettera del giornalista almeno in parte la loro ideologia, dichiaravano di riconoscersi 301, 521; U. Zatterin, Al Viminale con il morto. Tra lotte e botte l'Italia di ieri, Milano 1996, pp. 149 ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...