Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] delle arti figurative, per via della vasta e complessa gamma di possibilità d'impiego della figura umana, o cominciare dalla fine del 16° secolo. Lo testimonia il gran numero d'incisioni che riproducono paesaggi antropomorfi come quelli di M. Merian ...
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ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] , fino alla fine del sec. 9°, ed è ricordato da numerose cronache e inventari di varie regioni d'Europa: tuttavia solo una , quasi certamente con gemme incastonate; l'effetto complessivo doveva essere simile a quello dell'altare rappresentato in ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] di a. più diffuso fu però quello a mensa, nelle sue numerose varianti; il numero di sostegni poteva variare da uno, come nel caso dei già citati bema; come parte necessaria di un cerimoniale complesso che, quasi come in uno spettacolo, coinvolgeva ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] sociali dalle consolidate tradizioni politiche, sociali e culturali.Lo studio dell'arte omayyade è reso ancora più complesso dal numero, insolitamente ampio, dei monumenti conservati, alcuni dei quali tuttora in uso. Essi sono concentrati in Siria ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] navata (tre grandi scomparti con Storie di Ester).Il complesso, terminato nel 1556, è forse la decorazione più sontuosa .
Nella sua vastissima produzione è relativamente piccolo il numero di opere datate o databili con certezza documentaria, ...
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CAIRO
B. M. Alfieri
(Il Cairo; arabo al-Qāhira)
Capitale dell'od. Repubblica egiziana, il C. è uno dei centri religiosi, politici e culturali più importanti dell'Islam. Sviluppatasi intensivamente nel [...] bellissimo mausoleo e un ospedale, ora totalmente distrutto. Innovativa per l'epoca (1284-1285), la facciata del complesso è scandita da numerose alte nicchie, che le conferiscono un grande slancio verticale. Esse sono aperte da tre file di finestre ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] , B. e Maderno, in Studi sul B., I, pp. 499-503).
Numerosi documenti fanno luce sul primo periodo romano. In S. Pietro il B. plasma volti di S. Maria in Vallicella. Il divenire del vasto complesso, raccolto intorno a tre cortili, è a sua volta ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] pittore su vetro in A.: "Renboldus".
A parte un cospicuo numero di edifici civili, i cui pinnacoli dentellati rimangono ancor oggi visibili . Il secolo si chiude con la creazione di un complesso ricco di sculture: i portali di Saint-Thiébaut di Thann ...
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Cucina
Eva Barlösius e Anna Laura Palazzo
Il termine cucina, che deriva dal latino coquere, "cuocere", ha, come i suoi corrispettivi in molte lingue europee, un duplice significato: indica da un lato [...] possedevano in abbondanza materie prime, tempo e una complessa tecnica culinaria, le ricette e i modi di potenza feudale dei suoi proprietari: "un vasto locale, d'un indefinito numero di lati molto diversi in grandezza, il quale s'alzava verso il ...
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TOURNAI
J. Dumoulin
D. Vanwijnsberghe
(lat. Turnacum, Tornacum; Tournay nei docc. medievali)
Città del Belgio sudoccidentale, nella prov. di Hainaut, attraversata dal fiume Schelda.
Fondata nel sec. [...] con il Bambino di Halle e di Arbois. Vanno inoltre citati numerosi pannelli votivi in pietra di T., dov'è raffigurata, tra i avuta da eventuali miniatori di T. all'interno di questo complesso di opere.I punti di riferimento si precisano per la prima ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...