(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] questo sono oggetto di studio: c'è chi pensa al numero di tessuti diversi nei vegetali adulti, inferiore a quelli animali dieci volte più alte della norma. L'esperimento ha nel suo complesso portato alla nascita di 8 agnelli. Dai nuclei di cellule ...
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Per b. si intende la diversità biologica, ossia l'insieme della differenziazione, della variazione e della complessità della vita sulla Terra. La Convenzione sulla diversità biologica, stipulata a Rio [...] terrestri, marini e acquatici in genere, nonché i complessi ecologici di cui questi fanno parte". La b. viventi sarà scomparso. In condizioni naturali, il tasso netto di crescita del numero di specie è pari a 0,37% ogni milione di anni: un ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] per facilitare gli scambi con l'ambiente esterno, oltre a contenere numerosi organelli di cui verranno più avanti specificate forme e funzioni, mostra un complesso sistema di membrane che possono essere considerate derivazioni e trasformazioni della ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] continuo scambio di informazioni fra pre- e postsinapsi, operato probabilmente dai complessi giunzionali che stabilizzano la sinapsi e/o da fattori secreti pre- e postsinapticamente. Il numero di sinapsi che si forma durante lo sviluppo è esorbitante ...
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(VII, p. 49; App. II, i, p. 409; IV, i, p. 288)
Una delle discipline scientifiche che maggiormente si è evoluta nel corso del 20° sec. è stata la b.; i risultati delle ricerche biologiche, a partire dagli [...] basi molecolari e funzionali della genetica, ha aperto numerosi campi di indagine e di ricerca che si sono neuroendocrinologia (v. App. V, iii, p. 657), sino alla voce complessiva in cui si fa il punto su queste discipline, neuroscienze (v. in ...
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(XIV, p. 560)
Termine introdotto da F. Galton (1822-1911) nel 1883 nel libro Inquiries into the human faculty, per indicare il programma di miglioramento della specie umana attraverso matrimoni selettivi. [...] , e come solo ridurne la frequenza avrebbe richiesto un numero molto alto di generazioni e migliaia di anni. In difficile definire cosa questo significhi caso per caso.
La complessità e l'urgenza dei problemi sopra accennati ha reso evidente ...
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(App. II, I, p. 407; IV, I, p. 281)
Nell'ultimo decennio, si sono andate precisando sempre meglio le caratteristiche della b., come disciplina scientifica che, da un lato, si distingue per problemi e per [...] tale che sia almeno PN ≥ 1, poiché PN è il numero medio di popolazioni, su N esaminate, che dovrebbe seguire la via questo avviene, un nuovo sistema coerente a un livello di complessità più elevato di quello dei sistemi componenti.
È dunque aperta la ...
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(I, p. 482; App. IV, I, p. 28)
L'a., e cioè la proprietà degli organismi di rispondere in maniera adattativa al variare dell'ambiente esterno, è stato già descritto sia nella sua componente genetica sia [...] è l'unità base del processo di evoluzione. L'importanza del complesso dei caratteri ereditari è evidente se si pensa che è dall' È questo il caso dell'evoluzione della livrea nuziale di numerosi uccelli, che ne facilita l'accoppiamento, ma aumenta il ...
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IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] dal centromero verso 3′, il cromosoma 17 contiene il complesso H-2 e il complesso Tla. H-2 è costituito dalle regioni K, I ugualmente bene sia IL-1α che IL-1β. In generale, il numero di recettori per IL-1 sulle cellule bersaglio è piuttosto basso e ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] ; poligenici, cioè a determinazione genetica certa, ma troppo complessa per poter essere, oltre che accertata, anche chiarita a livello formale (individuando, cioè, il numero dei geni e degli alleli coinvolti nella variabilità interazziale in ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...