IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] fissa a C4b ed è scisso dal vicino C−1−s in due frammenti C2a e C2b. Il complesso
è un enzima attivo, denominato C3-convertasi, che scinde numerose molecole di C3 in C3a e C3b. Il frammento C3a rimane in soluzione ed è un mediatore dell'infiammazione ...
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MEMORIA
Alberto Oliverio
Bruno Antonini
(XXII, p. 829; App. IV, II, p. 428)
Neurobiologia. - Oggi esiste un consenso generale sul fatto che i processi mnestici rispondano a un passaggio dalla m. a [...] un aumento dello ione K+ e a una diminuzione del numero dei canali dal calcio aperti (abituazione) o invece a bipolari sono i più veloci e i più costosi, e anche i più complessi per quanto riguarda la fabbricazione. I C-MOS, circuiti ibridi di p-MOS ...
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PSICOBIOLOGIA
Daniele Bovet
. Definizione. - Fra ìe scienze naturali la p. ha come oggetto lo studio delle strutture biologiche sulle quali riposano il comportamento animale e umano. Definita recentemente [...] e di accumulo dell'informazione.
Senza nascondersi l'estrema complessità del problema nei limiti di ciò che J. Monod posizione di principio, è evidente che oggi un certo numero di risultati sperimentali permette di porre il problema relativo alla ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] effettuato l'analisi quantitativa dei neuroni del cervello di un cospicuo numero di soggetti deceduti in fase di piena senilità, confrontando i con l'Alzheimer. La seconda (1993), molto più complessa, è stata diretta a verificare se la capacità ...
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VARIABILITÀ (XXXIV, p. 997)
Giuseppe MONTALENTI
Biologia. - È nozione di dominio comune che tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli individui [...] alcuna differenza sostanziale fra le due categorie di caratteri.
Il numero dei varianti o variati cioè delle misure eseguite, è sempre fenotipicamente. L'esperienza dimostra che ciò è dovuto a un complesso di cause esterne, d'ambiente, di cui le più ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] cellule mature nell'arco di tutta la vita. Una complessa serie di meccanismi di regolazione, molti dei quali non ancora di un dato organo o tessuto, all'interno della quale il numero di c. s. viene mantenuto costante attraverso un meccanismo di tipo ...
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Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] Paesi, ha adottato norme molto severe a riguardo. In linea di massima l'avvento degli animali t. ha diminuito il numerocomplessivo di animali usati per la ricerca grazie a una maggiore specificità dei modelli che si riescono a realizzare, in specie ...
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ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] i miofilamenti sono sistemati in simmetria esagonale in numero variabile formando le miofibrille istologiche dotate della ben I globuli rossi sono derivati cellulari ad architettura molecolare complessa: il loro scheletro è formato da una lipo-carbo ...
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PARCHI NAZIONALI
Valerio Giacomini
. Collegamemo storico. - Le prime iniziative moderne di creazione di spazi riservati per la conservazione della natura risalgono al secolo scorso, ma si tratta di [...] ) la creazione di due p. confinanti costituiva il più vasto complesso di quell'epoca. Risale al 1910 il primo tentativo italiano di siano. Valutare il successo di un p. n. dal numero dei visitatori può costituire un criterio fallace. La gestione del ...
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MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] patologiche, come illustrato dalle cellule CD4 il numero delle quali è di ausilio nel seguire i misura a livello sperimentale. Gli anticorpi anti-CD3 riconoscono un complesso molecolare che costituisce il recettore specifico dei T linfociti. Uno di ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...