Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] facendo così di C. il più importante centro europeo. Il numero dei film girati aumentò considerevolmente, anche se la quota sulla produzione Esso però fornì anche una capacità di costruzione dell'immaginario, forse unica al mondo, a un cinema che ...
Leggi Tutto
Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] non si tratta di una questione di quantità (maggior numero di destinatari), bensì di qualità (diverso rapporto con l' Paris 1977 (trad. it. Cinema e psicanalisi. Il significante immaginario, Venezia 1980).
P. Sorlin, Sociologie du cinéma: ouverture ...
Leggi Tutto
Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] .
In quell'epoca, il lavoro dello s. copriva un largo numero di attività, e andava dallo scrivere le storie (spesso calibrate su del regista, fornendogli lo spunto creativo o articolandone l'immaginario come nel caso di Zavattini con De Sica, Suso ...
Leggi Tutto
LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] una sorta di commedia umana, di ricerca del tempo perduto nell'immaginario collettivo. C'era una volta in America si struttura come una e i record d'ascolto puntualmente battuti dai sempre più numerosi passaggi in televisione.
Tra il 1985 e il 1989 ...
Leggi Tutto
Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] ambiguità sessuale
Il gioco del travestitismo, sul quale si basano numerose commedie, è uno dei modi in cui più esplicitamente l questo film una specie di storia in/naturale del sesso immaginario e dell'anatomia del fantastico.
L'ambiguità onirica
È ...
Leggi Tutto
Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] oggetti e i corpi reali sono invece assenti) e che riattiva l'immaginario.
Il libro di Metz è una sintesi, in parte originale, degli ", giugno-luglio 1986, 365-366, pp. 251-71 (nello stesso numero: L. Albano, Il visibile e il non visibile, pp. 272-82 ...
Leggi Tutto
Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] ) di Sidney Gilliat. In ogni caso, al di là dei numerosi adattamenti da opere letterarie, a partire dagli anni Venti il cinema statunitense dell'epoca e marcò in profondità tutto l'immaginario del poliziesco con la sua angoscia legata ai sentimenti ...
Leggi Tutto
Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] da John Boud e Peter Ericsson, e fin dal secondo numero comparivano tra i redattori Anderson, Penelope Houston e Gavin Lambert dal vero.
Emersero nuovi autori in sintonia con il nuovo immaginario, come Bryan Forbes con The L-shaped room (1962; ...
Leggi Tutto
Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] affermò questo personaggio, la cui fortuna è testimoniata dai numerosi tentativi di imitazione (tra cui: Our man Flint, 1966 versione autunnale e amletica dell'agente segreto. Nell'immaginario cinematografico legato all'agente segreto, The spy who ...
Leggi Tutto
Western
Carlo Gaberscek
Le origini
Uno dei primi esempi di uso sostantivato del termine western per designare un film è databile intorno al 1910, ma tale denominazione divenne comune una decina d'anni [...] Il decennio 1945-1955 è quello che dette il maggior numero di w. di livello medio-alto, tanto che cominciarono produzione ormai estremamente rarefatta, permane vivo nell'immaginario collettivo.
Bibliografia
T. Kezich, Il western maggiorenne ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e non ha fondamento nella realtà: esseri,...