BONITO, Giuseppe
Robert Enggass
Terzo dei dodici figli di Saverio e di Anastasia Grosso, nacque a Castellammare di Stabia e fu battezzato in quella cattedrale il 2 nov. 1707(docc. in Fastidio, 1897, [...] sin dal secolo scorso, di attribuire al B. un gran numero di pitture di genere dai soggetti più svariati: maschere, feste, nel 1743 al B. era stata affidata la decorazione dell'intero appartamento reale nel palazzo di Portici, ma nel 1757 venne ...
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MENOLOGIO
N.P. ¿evcenko
Il termine m. deriva dal gr. μήν ('mese') e indica un tipo di calendario liturgico in cui sono riportate tutte le feste fisse dell'anno liturgico secondo la loro cadenza, mese [...] 'anno liturgico alcuni volumi contengono le vite dei santi di un intero mese, altri solo di metà; nella seconda parte dell'anno, ad aprile, da maggio ad agosto), giacché il numero delle vite a disposizione di Metafraste diminuisce sensibilmente per i ...
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BASTIDE
E. Guidoni
Con il termine francese b. si indicano i centri di nuova fondazione costruiti in Francia tra la prima metà del sec. 13° (1220 ca.) e la seconda metà del sec. 14° (1370 ca.). Si tratta [...] il secondo in lotti per le case e gli orti (per es. in numero di mille a Beaumont-de-Lomagne, dip. Tarn-et-Garonne). In molti più ampie dimensioni (quadrata o rettangolare), condizionante l'intera immagine urbana; la posizione della chiesa, non più ...
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Vedi PYLOS dell'anno: 1965 - 1996
PYLOS (Πύλος)
C. Blegen
L. Guerrini
C. Blegen
L. Guerrini
La sabbiosa P., come è spesso chiamata nei poemi omerici, secondo la tradizione greca, venne dapprima in [...] certificavano i tipi e le annate del vino che entrava.
L'intero palazzo, come pure la città bassa, esterna all'acropoli, furono poche sono le deposizioni in fosse o in vasi; molto più numerose le tombe a thòlos, contenenti sino a 6-7 scheletri, ...
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CRESCENZIO, Antonello (Antonio)
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Sotto questo nome sono state raggruppate diverse pitture dei secc. XVXVI firmate "Antonellus Panormita", o "Antonell. Crexenciu / o.". In questo gruppo di dipinti, peraltro, [...] , il quale infatti sino al 1519 sembra aver ricevuto minor numero di commissioni. La probabile prevalenza sino a questa data dell di chi aveva sostenuto la tesi di un unico pittore per l'intero gruppo (Di Marzo, Brunelli; in un primo tempo: Bottari, ...
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Vedi ISCHIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
ISCHIA (v. vol. iv, p. 224)
G. Buchner
Le ricerche archeologiche nell'area dell'antica Pithecusa sono state proseguite con lo scavo di un altro tratto della [...] materiale di origine orientale dell'VIII sec. a. C. Il numero di sigilli scaraboidi, noti ormai con il nome di Lyre- e la civiltà italica ed etrusca dell'VIII sec., in Atti VI Congr. Inter. Scienze Preistoriche e Protost., Roma 1962, III, 1966, pp. 7- ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] di F. - del sontuoso "letto reale". L'opera, interamente intessuta di preziosi ricami e perle, nel 1565 servì per le conto di Cosimo, F. si dedicò alla preparazione, documentata da numerosi e continui pagamenti, dei cartoni per la serie dei Mesi e ...
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VENTI (ἄνεμοι)
H. Sichtermann
Pur divinizzati dai Greci fin dai primi tempi, i V. conservarono sempre le loro caratteristiche di forze della natura e, di conseguenza, non arrivarono mai ad essere completamente [...] marmorea della via Appia sono ricordati 12 nomi di v.; diversi per numero e per nome sono i v. delle Rose del Vaticano, di i capelli corti e la barba ispida. Borea è invece raffigurato per intero con le corte vesti, la barba, i capelli ricciuti ed in ...
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PALENCIA
M.A. Castiñeiras González
(lat. Palentia, Palantia, Pallantia)
Città della Spagna centrosettentrionale, capoluogo della provincia omonima, situata a E della Tierra de Campos, sulla riva sinistra [...] costruita una seconda cinta di mura destinata a proteggere l'intero agglomerato. Del tessuto urbano medievale si conservano soltanto la , 1978; Martínez, 1989).La città ospita un buon numero di chiese con resti medievali. A un modello cistercense ...
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PARACCA, Giovanni Giacomo
di Antonio
Alessandro Grandolfo
– Nacque in Valsolda, come suggerisce il soprannome con cui fu noto, o più probabilmente in Val d’Intelvi verso il 1546 (Giometti, 2012, p. [...] a rilievo (Alizeri, 1875, p. 434); dell’intero monumento si conserva la sola effigie pensosa del Centurione, Paracca da Valsoldo e iconografie Doria, in Studi di Storia dell’arte. Numero speciale in onore di Ezia Gavazza, Genova 2003, pp. 103-116; F ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: la statua, l’anfora si è conservata...