La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] da una coppia costituita da parlante e o interlocutore; a un numero elevato di interlocutori;
(b) codice, lingua e scopi condivisi, deve essere considerato come presupposto per un agire razionale, sia esso verbale o non verbale.
Se rispettiamo ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] azzurro) e nei calchi dall’inglese di interi sintagmi, non numerosi ma ricorrenti e che, in alcuni casi, comportano l’ a fine Settecento come arcaica, inadatta a un’esposizione razionale e scientifica.
Cesarotti apre il trattato con quelle che ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] metaforico è antecedente al parlare descrittivo, analitico e razionale.
Fondamentale, nella tradizione retorica tra Settecento e interesse per la metafora si riaccende e diventa imponente il numero di pensatori e di pubblicazioni che se ne occupano. ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] classica che nordica, restando fedele a quell’ideale di razionale attualizzazione dell’antico che la sua esperienza di traduttore dettata dall’uso e non dai testi di un prestabilito numero di autori del passato. Nei due dialoghi successivi Monti si ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] l’estro più volterriano che strapaesano, il «distacco razionale dalla propria materia dà a Calvino una asciuttezza e si vede e non si tocca nulla lo sta cancellando dal numero delle lingue che possono sperare di sopravvivere ai grandi cataclismi ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] metaplasmi di coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso dei dimostrativi e dei di una civiltà politica tutta in atto, razionale e pragmatica, anche spietata.
Fondamentalmente diverso da ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] . vero e proprio che altro non è che una ‘rappresentazione razionale’ della cosa cui si pensa, e la cosa esterna.
Ai specificazione delle sue condizioni di verità, giacché per un vasto numero di enunciati (sul passato, sul futuro, di tipo ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] .
Matematica
Nell’algebra elementare, si chiama e. ogni scrittura che indichi formalmente il risultato di un numero finito di operazioni razionali (cioè le ‘quattro operazioni’) e di estrazioni di radice (d’indice intero positivo), da applicarsi a ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] centri (58%; regno 73,6%) e il 42% in case sparse nella campagna. Il numero dei comuni è di 746. I comuni con oltre 100.000 ab. sono 3 e regioni carsiche più povere, consentono l'unico sfruttamento razionale del suolo, e determinano in pari tempo l ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] una parte del significato, quella denotativa, cioè il contenuto razionale del segno, può essere sempre in qualche modo tradotta, domanda e un'offerta di t. sempre più vaste sia come numero e tipo di opere sia come lingue da cui tradurre. ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...