monomio
monomio espressione algebrica, non contenente addizioni o sottrazioni, costituita dal prodotto formale di più fattori dei quali uno (il coefficiente) è un numero e gli altri (la parte letterale) [...] nella parte letterale possono avere esponente nullo, la parte letterale può anche non comparire: ne consegue che un numeroreale qualsiasi può essere considerato un monomio di grado 0.
Due monomi che hanno la stessa parte letterale sono detti ...
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notazione esponenziale
notazione esponenziale particolare rappresentazione dei numerireali, in cui un numeroreale a è espresso nella forma: a = sign(a) ⋅ m ⋅ Bk dove
• sign(a) fornisce il segno di [...] intero positivo che costituisce la base della rappresentazione;
• k è un numero intero, positivo o negativo, detto caratteristica del numeroreale nella base B.
Per esempio, il numero 0,000321 è scritto in notazione esponenziale di base B = 10 come ...
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geometria frattale
geometria frattale ambito della matematica sviluppatosi a partire dai primi del Novecento, periodo a cui risalgono i primi studi a opera di G. Julia. Le sue intuizioni sono state poi [...] e le figure frattali consiste nella dimensione che, per i frattali, non è rappresentata da un numero naturale, ma da un numeroreale non negativo. La dimensione frattale (→ Hausdorff, dimensione di) è data dalla formula
nella quale N indica ...
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C (insieme dei numeri complessi)
C (insieme dei numeri complessi) insieme numerico, indicato con il simbolo C, che costituisce un ampliamento dell’insieme dei numerireali R attraverso l’introduzione [...] costituito dalle coppie della forma (x, 0) è isomorfo all’insieme R dei numerireali: in altri termini, dopo aver identificato il numeroreale x con il numero complesso (x, 0), restringendo al sottoinsieme costituito dagli elementi di questa forma le ...
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cubico
cùbico [agg. (pl.m. -ci) Der. di cubo] [MTR] Come qualifica di grandezze, equivale a volumico, cioè indica riferimento all'unità di volume. ◆ [ALG] Di forme geometriche rappresentate da un'equazione [...] della meia aritmetica dei cubi dei valori: Mc=(∑1a3i/n)1/3, per i da 1 a n. ◆ [ALG] Radice c.: di un numero p (reale o complesso), è ogni numero (reale o complesso) q, la cui terza potenza sia uguale a p; in simboli, q=p1/3,il che vuol dire q3=p. Se ...
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omogeneo
omogèneo [Der. del lat. homogeneus, dal gr. homog✄enés "della stessa stirpe", comp. di homo- "omo-" e del tema g✄en- "generare"] [LSF] Qualifica di un corpo, un sistema, una sostanza (un mezzo) [...] ogni scelta del valore delle variabili e di quello di una variabile ausiliaria t, sia f(txi)≡tgf(xi), essendo g un numeroreale fisso, detto grado di omogeneità della funzione. Il prodotto oppure il quoziente di due funzioni o. è una nuova funzione o ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] : l'estremo inferiore dell'insieme, quando esso sia finito e appartenga all'insieme; per es., il m. del-l'insieme dei numeri 1+x2, con x numeroreale variabile a piacere, è 1, mentre l'insieme 1+x-2 non ha un minimo, pur ammettendo 1 come estremo ...
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massimo
màssimo [agg. e s.m. Der. del lat. maximus, superlativo di magnus "grande" e quindi "il più grande" e, sostantivato, "cosa la più grande possibile"] [ALG] M. comune divisore di ideali di un anello: [...] dell'insieme, quando esso sia finito e appartenga all'insieme; per es., l'insieme dei numeri 1-x2, con x numeroreale variabile, ammette come m. il numero 1, mentre l'insieme dei numeri 1-(1/x2) non è dotato di m., pur avendo 1 come estremo superiore ...
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perdita, funzione di
Flavio Pressacco
Detta anche funzione di danno (loss function), è concetto di primaria importanza nella teoria delle decisioni statistiche, in particolare nei problemi inferenziali [...] di θ, si vuole procedere a una stima t del parametro. La funzione di p. associa a ogni coppia ordinata (θ,t) un numeroreale L(θ,t). Esso ha il significato di p. collegata alla decisione di scegliere come stima del parametro il valore t quando esso ...
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massimo
In matematica, il m. di un insieme di numerireali è dato dall’estremo superiore dell’insieme, quando esso sia finito e appartenga all’insieme; per es., l’insieme dei numeri 1−x2 (essendo x un [...] numeroreale variabile) ammette come m. il numero 1; invece l’insieme dei numeri 1−1/x2, pur ammettendo 1 come estremo superiore, non è dotato di massimo. Il m. di una funzione reale f(x) di una variabile reale x, invece, si ottiene quando esiste un ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...