Figlio (n. 238 circa - m. 149 o 148 a. C.) del re Gaia, fu inviato dal padre nella Spagna, in aiuto ai Cartaginesi, coi quali nel 211 sconfiggeva Publio Scipione, ma fu nel 207 fra gli sconfitti di Ilipa, [...] efficacemente alla disfatta di Annibale (202). La pace del 201 imponeva a Cartagine il riconoscimento dell'indipendenza del regno numida, e insieme la restituzione a M. dei vastissimi territorî già possesso dei suoi avi: ed egli con l'appoggio ...
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Principe di Numidia (160 circa - 104 a. C.), figlio di Mastanabale; dallo zio Micipsa (rimasto dopo la morte dei fratelli unico re) ebbe parte del regno insieme con i figli di lui, Iempsale e Aderbale [...] a Roma invitato a denunciare quei membri dell'oligarchia che egli aveva corrotto col denaro, un pretendente al trono di Numidia fu misteriosamente ucciso. Dopo gli insuccessi di Spurio Postumio Albino e di suo fratello Aulo (110-109), il senato mandò ...
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Re di Numidia, figlio di Iempsale II; ostile a Cesare, nel 49 a. C. sbaragliò, sul Bagrada, Curione, inviato da Cesare in Numidia e, dal 47, si collegò ai superstiti pompeiani. Dopo la sconfitta di Tapso, [...] si fece uccidere a Zama, capitale del suo regno ...
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Re di Numidia (sec. 2º-1º a. C.); giunse al trono dopo aver cacciato, con l'aiuto dei capi democratici di Roma, Iempsale II. Sconfitto da Pompeo, e quindi da Bogud di Mauretania, fu ucciso. ...
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Vescovo di Milevi in Numidia (seconda metà sec. 4º), ha grande importanza per il suo scritto polemico contro il donatista Parmeniano, nel quale, oltre a fornirci preziose notizie sullo scisma donatista, [...] offre un'interessante elaborazione del concetto di Chiesa cattolica: questa si caratterizza per l'unitas animorum, per il possesso dei sacramenti validi e per le dotes che ha quale sposa di Cristo. O. ...
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Retore (n. Cirta, Numidia, inizio sec. 2º d. C. - m. 170 circa). È il più notevole rappresentante della cultura pagana del suo secolo; la sua attività è volta pressoché esclusivamente ad esaltare i valori [...] della tradizione, attraverso il recupero del vocabolo arcaico, in una ricerca puntigliosa e spesso angusta, che riflette la derivazione provinciale del suo arcaismo. Il confronto col lessico arcaico, senza ...
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Figlio di Massinissa, e suo successore sul trono di Numidia (149-118 a. C.) insieme coi fratelli Gulussa e Mastanabale; quindi, alla loro morte, unico sovrano. Fu alleato di Roma nella terza guerra punica. ...
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Filologo latino, di Tubursico in Numidia (probabilm. sec. 4º d. C.), peripatetico, autore di una compilazione in 20 capitoli, De compendiosa doctrina per litteras ad filium, d'argomento grammaticale e [...] antiquario, interessante per le citazioni di opere letterarie perdute ...
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Martire (n. Tagora - m. Tebessa, Numidia, 304) nella persecuzione di Diocleziano, sotto il proconsole Anulino. Il suo culto fu molto diffuso in Africa (è commemorata in due discorsi da s. Agostino). La [...] sua immagine è raffigurata nel mosaico di S. Apollinare Nuovo in Ravenna. Festa, 5 dicembre ...
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numida1
nùmida1 s. m. e f. [dal lat. Numĭda] (pl. m. -i). – Appartenente all’antica popolazione dei Numidi (lat. Numĭdae, prob. da un nome libico; il nome gr., Νομάδες propr. «nomadi», è dovuto a una falsa etimologia), che abitavano una regione...
numida2
nùmida2 s. f. [lat. scient. Numida, che è dal lat. class. Numĭda (v. la voce prec.); già anticam. le faraone erano chiamate dai Romani aves Numidicae]. – In zoologia, genere di uccelli galliformi numididi, cui appartiene l’unica specie...