Figlio (Gottorp 1818 - Copenaghen 1906) del duca Guglielmo della linea Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg. Fu riconosciuto dalle potenze europee come erede presuntivo di Federico VII (nei due protocolli [...] salì al trono la Danimarca, in base alla nuova costituzione, avrebbe dovuto assorbire lo Schleswig-Holstein, la Prussia e l'Austria, nella quale C. fu lasciato solo da Francia e Inghilterra, che da principio l'avevano sostenuto. Era soprannominato "lo ...
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Figlio (1500-1540) del marchese di Mantova Francesco e di Isabella d'Este, dopo essere stato ostaggio di Giulio II (1510) e di Francesco I re di Francia (1515), divenne marchese di Mantova nel 1519. Capitano [...] , ne sposò la sorella e dopo una lunga causa (1533-1536) ottenne da Carlo V l'investitura del Monferrato alla nuova moglie Margherita, e poco dopo il riconoscimento per sé del marchesato. Mecenate, la sua corte fu frequentata da celebri letterati ...
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Generale tedesco (Berlino 1833 - ivi 1913). Ufficiale nelle guerre contro l'Austria (1866) e la Francia (1870-71), capo di Stato Maggiore dal 1891, a causa dell'alleanza franco-russa dovette affrontare [...] dell'esercito zarista, prevedeva un attacco massiccio contro la Francia attraverso il Belgio, in modo da concludere in breve e rivolgersi poi contro la più potente Russia. Alla nuova impostazione strategica, S. unì la riorganizzazione dell'esercito, ...
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Uomo politico italiano (Imola 1851 - ivi 1910), pioniere del movimento operaio italiano. Fu negli anni giovanili seguace delle idee anarchiche di M. Bakunin e dopo il 1871 organizzò in Romagna sezioni [...] della Internazionale. Arrestato e condannato nel 1874, emigrò in Francia (1876) e in Svizzera, per sottrarsi a una nuova condanna. In Francia cominciò a orientarsi verso il socialismo evoluzionistico. Al suo ritorno in Italia annunciò in una famosa ...
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Figlia (Bar-le-Duc 1565 - Firenze 1636) di Carlo III di Lorena e di Claudia di Francia. Sposò nel 1589 il granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici, che voleva riavvicinarsi alla Francia; temperamento [...] , fu poi (1621-29) precipua responsabile della colpevole debolezza del consiglio di reggenza del nipote Ferdinando II. A lei Galilei indirizzò una famosa lettera (1615) che riguarda i rapporti tra la sacra scrittura e i problemi della nuova scienza. ...
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Figlio (1562-1628) di Alfonso marchese di Montecchio; fu designato dal cugino Alfonso II d'Este a succedergli. Ma, cedendo all'opposizione del papa Clemente VIII, C. abbandonò (1598) Ferrara delegando [...] il ducato di Ferrara alla Santa Sede. Contemporaneamente i possessi estensi in Francia venivano occupati dall'altra sorella di Alfonso, Anna, duchessa di Guisa. A Modena, sua nuova capitale, C. trasferì l'archivio di famiglia, il museo, la biblioteca ...
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Regista cinematografico italiano (Roma 1892 - ivi 1957); esordì nella regia in Spagna con La moglie di Sua Eccellenza (1913). Regista di non comune padronanza tecnica e di sicuro gusto scenico popolare, [...] in 40 anni di attività circa 150 film, tra i quali: Addio giovinezza (1918; nuova edizione nel 1927); Quartier latin (1929) e Prix de beauté (1930) in Francia; Lo squadrone bianco (1936); L'assedio dell'Alcazar (1940); Cielo sulla palude (1949); L ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] . Symington in Gran Bretagna, C.-F. de Jouffroy d’Abbans in Francia, J. Ficht negli USA, per la introduzione della propulsione meccanica a gradualmente crescenti, ma sempre ancora a carbone. Nuovo del tutto (1880 ca.) l’inizio dell’applicazione ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] vengano composte su commissione dei singoli impresari, ogni anno nuove, e pagate al compositore con anticipi e con il degli interpreti. L’idea della mise-en-scène veniva dalla Francia, Giulio Ricordi la riprese, a partire dalla presentazione dei ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] gli promise che, al termine della guerra, lo avrebbe invitato di nuovo a Siracusa insieme con Dione. E infatti, finita la guerra, A. Szlezák, interpretazione che ha poi trovato consensi anche in Francia (P. Hadot) e in Italia (G. Reale). Che ...
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nuova via della seta
(Nuova Via della Seta, nuova Via della Seta) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, via di collegamento tra la Cina e i Paesi dell’Ovest, con particolare riferimento alle relazioni economiche e agli scambi commerciali...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...