ALIMONDA, Gaetano
Fausto Fonzi
Nato a Genova il 23 ott. 1818, studiò nel seminario di Genova, nel quale divenne poi professore e vicerettore. Gli attacchi di liberali e giobertiani contro gesuitanti, [...] nel 1849; in tale carica fu confermato anche dal nuovo arcivescovo Charvaz, che pure veniva sostituendo ovunque al con grande successo, un genere oratorio che, affermatosi in Francia con il Lacordaire, incontrava in Italia opposizioni e resistenze ...
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antisemitismo
Francesco Tuccari
Le forme dell'odio verso il popolo ebraico
L'antisemitismo ha costituito e costituisce tuttora una delle più significative espressioni del razzismo nella storia dell'umanità. [...] 1° e il 2° secolo ‒ l'antisemitismo acquistò una nuova concretezza: cacciati dalle loro terre, infatti, gli Ebrei si dispersero divenne presto un problema di prima grandezza. Dapprima in Francia alla fine dell'Ottocento, con il cosiddetto Affaire ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] di scudi). Esecutore dei deliberati tridentini, curò anche una nuova edizione della Vulgata; volle ordinare la Curia romana fissando la marcia della riforma protestante: la crisi della Francia, disputata tra il partito cattolico, alleato a Filippo ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] di Strasburgo e altrove. Il tema presto si diffuse in Francia, in Svizzera e in Germania, poi in Italia: nella mezzo del peccato v’è entrata la m.», così attraverso Cristo, nuovo Adamo, è entrata nel mondo la grazia e con essa la giustificazione ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] poi di B. Ochino), Ferrara (alla corte di Renata di Francia che ospitò nel 1536 Calvino), Lucca (con Pier Martire Vermigli di vecchie costruzioni piuttosto che di un’esecuzione di nuovi progetti. Tra i rari esempi in ambienti non riformati ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] . Presto la fama del monastero s’impose a tutta la Francia e mère Angélique fu chiamata a instaurare la riforma anche in i precetti della logica sono ridotti a pochi. La parte più nuova è la dottrina del metodo, specialmente per ciò che concerne le ...
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Sacerdote dei missionarî del Sacro Cuore (Ravenna 1860 - Roma 1926), per incarico di Leone XIII soggiornò e svolse diverse missioni in Siria e a Costantinopoli; fu poi missionario in Nuova Guinea e, dopo [...] una parentesi di insegnamento in Francia, a Roma. Ivi fu nominato professore di esegesi biblica nel Seminario romano. Il G., dotto conoscitore delle antiche lingue orientali e delle moderne, esercitò vivo influsso soprattutto negli ambienti laici. ...
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Guido, figlio (m. Roma 1124) di Guglielmo di Borgogna, fu arcivescovo di Vienne nel Delfinato, dal 1088. Contro Enrico V, che aveva estorto la conferma delle investiture a Pasquale II, presiedette nel [...] l'imperatore. Fallito il tentativo, rafforzò la sua autorità in Francia, poi, venuto a Roma (1120) ed eliminato l'antipapa (marzo 1123), in cui tra l'altro si fece banditore di una nuova crociata; ma morì prima di veder realizzato il suo disegno. ...
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Gran maestro dell'Ordine di Malta (Beauvais 1464 - Malta 1534). Comandante (1510) di una squadra dell'Ordine degli ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme, partecipò alle vittorie presso Cipro sul sultano [...] di Egitto; gran priore di Francia, ambasciatore presso il re Luigi XII, divenne gran maestro nel 1521 e subito dovette una presa d'assalto (1521). Dietro sua sollecitazione d'una nuova sede per gli ospitalieri, Carlo V (1530) concesse Tripoli, ...
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Ecclesiastico e uomo politico di Vanuatu (Pentecost 1942 - Port-Vila 1999). Prete anglicano dal 1970, fu presidente del Vanuaaku pati (Partito della nostra terra) attivo nel processo di indipendenza (1980) [...] anglofona, L. fu primo ministro dal 1979 al 1991 e contrastò le spinte secessioniste presenti nell'isola di Espiritu Santo. Sul piano esterno il suo appoggio al movimento di liberazione nella Nuova Caledonia provocò alcuni contrasti con la Francia. ...
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nuova via della seta
(Nuova Via della Seta, nuova Via della Seta) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, via di collegamento tra la Cina e i Paesi dell’Ovest, con particolare riferimento alle relazioni economiche e agli scambi commerciali...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...