Mistico polacco (Antoszwińcie, Vilnius, 1799 - Zurigo 1878). Il suo nome è legato al moto religioso Opera di Dio, con il quale egli annunciò (1840) ai compatrioti l'avvento di un'epoca nuova, cui corrispondeva [...] non gli perdonarono l'atteggiamento fraterno verso i Russi e la sfiducia nelle insurrezioni, infine la polizia lo espulse dalla Francia. Andò a Bruxelles e nel 1843 a Roma, poi in Svizzera: Mickiewicz frattanto dedicava i suoi ultimi due corsi di ...
Leggi Tutto
Uomo politico inglese (Londra 1836 - Highbury, Birmingham, 1914). Dopo gli studî universitarî, si diede con successo al commercio ritirandosene poi (1874) per darsi completamente alla politica. Sindaco [...] vi propose riforme legislative sul commercio e (1884) una nuova estensione del suffragio. Fu favorevole all'accordo con i Boeri 'alleanza col Giappone (1902) e l'entente cordiale con la Francia (1904). Ministro per le Colonie con Balfour (fino al sett ...
Leggi Tutto
Gruppo di famiglie, o "albergo" di Genova: nel sec. 14º comprendeva otto famiglie, cui se ne aggiunsero altre con la riforma del 1528, per poi ridursi alle originarie con la nuova riforma del 1576; le [...] Occidentali un grande stabilimento per la lavorazione dello zucchero e, bloccato da navi francesi, finì invece con lo stabilirsi in Francia; Adamo (m. 1568), finanziatore di Carlo V e amico di Andrea Doria, che acquistò marchesati in val di Magra e ...
Leggi Tutto
Ingegnere francese (Digione 1832 - Parigi 1923). Attivo soprattutto in Francia, deve la sua notorietà alla torre, che porta il suo nome, realizzata per l'esposizione universale del 1889 a Parigi.
Vita [...] e brevettò un sistema per ponti smontabili. Fu attivo in Francia e all'estero e, tra le sue realizzazioni (ponti (300 m di altezza, massa 8000 t), considerata simbolo della nuova architettura. Attaccato al momento dello scandalo del canale di Panama, ...
Leggi Tutto
Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] Navarra (1534), poi in Italia, a Ferrara (presso Renata di Francia) e a Venezia; quindi, dopo altre accuse e vicende, in Svizzera , dove morì. Fu poeta originale che nella nuova sensibilità rinascimentale seppe anche riprendere e fondere elementi ...
Leggi Tutto
Scrittore, critico d'arte e filosofo (Barcellona 1882 - Villanueva y Geltrú, Barcellona, 1954). Diresse il movimento intellettuale di Catalogna (il cosiddetto "novecentismo"), scrivendo, in catalano, il [...] e col Nuevo glosario (1922) diede inizio a una nuova attività in lingua castigliana. Tra le sue opere più importanti (1930), El barroco (1943, trad. it. 1945). Discepolo, in Francia, di Boutroux e Bergson, nel 1947 pubblicò El secreto de la filosofía ...
Leggi Tutto
Keret, Etgar. – Scrittore e regista israeliano (n. Ramat Gan 1967). Docente alla facoltà di Cinema e televisione dell’Università di Tel Aviv, è tra gli scrittori emergenti della nuova letteratura israeliana. [...] , il suo primo lungometraggio, Meduzot (Meduse, 2007), girato con la moglie Shira Gefen, si è aggiudicato il premio Caméra d’Or di Cannes. Nel 2010 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle arti e delle lettere di Francia. ...
Leggi Tutto
Industriale e pensatore politico, detto le père E. (Parigi 1796 - ivi 1864). Uscito dall'École polytechnique, lavorò in una banca; nel 1822 si avvicinò al Saint-Simon, di cui divenne ardente e fedelissimo [...] la scuola in una setta religiosa. "Pontefice della Nuova Gerusalemme", manifestò pretese messianiche, attaccò il matrimonio interessò al problema del Canale di Suez; tornato in Francia, licenziò i discepoli e si dedicò allo studio dei problemi ...
Leggi Tutto
Uomo politico (n. Milano 1470 - m. 1529); dal 1499 al 1512 ebbe parte nella vita pubblica milanese, parteggiando per il re di Francia. Divenuto poi fedele a Massimiliano Sforza, che se ne servì, tra l'altro, [...] Leone X e gli conferì la contea di Lecco (1513), alla nuova conquista francese del ducato di Milano (1515) trattò per il duca di Clemente VII, pensò a una lega tra gli stati italiani e la Francia; s'illuse di avere l'appoggio di F. F. d'Ávalos, ...
Leggi Tutto
Scrittrice italiana (Napoli 1936 - Itri, Latina, 2008). Dopo aver vissuto in Spagna, Germania e Francia, è tornata a Napoli al principio degli anni Sessanta. Nel suo primo libro, Althénopis (1981), ambientato [...] e altri racconti (2005) e il romanzo La via (2008), uscito il giorno successivo alla sua morte; postuma (2010), sotto il titolo Taccuino tedesco 1954-2004, è stata pubblicata a cura di V. Di Rosa una nuova edizione del Taccuino tedesco (1987). ...
Leggi Tutto
nuova via della seta
(Nuova Via della Seta, nuova Via della Seta) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, via di collegamento tra la Cina e i Paesi dell’Ovest, con particolare riferimento alle relazioni economiche e agli scambi commerciali...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...