Frontenac, Louis de Buade, conte di Palluau e di
Militare e governatore coloniale francese (Saint-Germain-en-Laye 1620 ca.-Québec 1698). Distintosi nella fase finale della guerra dei Trent’anni e in [...] successive spedizioni (per es., nel 1669 a Creta), divenne governatore della NuovaFrancia (1672-82), dove cercò di arricchirsi con il commercio delle pellicce. Richiamato in patria per le proteste dell’élite coloniale, fu rinviato in Canada nel 1689 ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] -64; affare del diritto di asilo a Roma e nuova occupazione di Avignone, 1687-88). Ortodosso però all'interno Rastatt), si concluse con la perdita dell'egemonia politica, che dalla Francia passò all'Inghilterra. L'azione di L., dunque, se per certi ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] al pennello". Allora aveva già ricevuto commissioni dal re di Francia Luigi XII. Dal maggio 1502 al maggio 1503 L. tradirà", in un moto che si origina dal Cristo e converge di nuovo su di lui, lasciando isolato Giuda. Ma in questo periodo l'attività ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] a Roma per seguire il conclave da cui uscì eletto Giulio II; dal gennaio al marzo 1504 fu di nuovo alla corte del re di Francia. Intanto, nel settembre 1502, era stato eletto gonfaloniere perpetuo della repubblica fiorentina Piero Soderini, cui M. si ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] sentimentale di Yorick di L. Sterne, già cominciata in Francia, e la pubblicò (1813); lavorò, secondo un proposito 1813), donando così all'Italia, come disse C. Cattaneo, "una nuova istituzione", cioè l'esilio volontario per amore di libertà. Fu in ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] All'esperienza della più elegante società romana e al nuovo grande amore per Elvira (o Barbara, come preferì sfuggire ai creditori, D'A. fu costretto all'"esilio" in Francia, dove rinverdì un prestigio che risaliva agli anni Novanta e alle ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] e il pensiero del giovane Gramsci. L'esperienza dell'Ordine Nuovo costituì il punto di incontro di Gramsci e T. (8 novembre 1926), assunse la guida del partito e si stabilì in Francia, dove fu costituito il Centro estero.
Il 1926 fu l'anno dell' ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] dopo un breve soggiorno a Parigi e a Colonia, a emigrare nuovamente, M. si stabilisce con la famiglia a Londra, ove rimarrà , redasse e pubblicò nel 1871 l'indirizzo The civil war in France nel corso del quale, analizzando la Comune di Parigi, mise a ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] sua flotta era stata, il 1° ag., distrutta da Nelson). Tornato in Francia con pochi seguaci (9 ott. 1799), vi compie, un mese dopo e qui agire risolutamente. Da queste premesse si configurò la nuova tattica di N., definita appunto da H. Delbrück "la ...
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Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] Manuale di economia politica, Trattato di sociologia generale.
Passò in Francia i primissimi anni della sua vita, ma in Italia, Fatti e teorie (1920) e Trasformazione della democrazia (1921; nuova ed. 1946) lo completano. Nel Cours P. sostiene che ...
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nuova via della seta
(Nuova Via della Seta, nuova Via della Seta) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, via di collegamento tra la Cina e i Paesi dell’Ovest, con particolare riferimento alle relazioni economiche e agli scambi commerciali...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...