Marocco
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
La cinematografia marocchina nacque alla fine degli anni Sessanta, preceduta da alcuni avvenimenti significativi: le immagini documentarie girate dagli operatori [...] pur tra difficoltà produttive e censorie, per la nascita di un nuovo cinema, più attento alle questioni sociali: Šams al-rabī'a del personaggio di un regista sul cinema dominato da Hollywood e dal colonialismo culturale occidentale; Moumen Smihi con ...
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Forman, Miloš
Serafino Murri
Nome d'arte di Forman Ján Tomáš, regista cinematografico ceco, naturalizzato statunitense, nato a Čáslav (Boemia) il 18 febbraio 1932. Tra i maggiori esponenti della Nová [...] cuculo) si è affermato come uno dei cineasti di culto della New Hollywood, conquistando anche il suo primo Oscar per la regia, oltre a quello da Jack Nicholson, diverrà una delle icone del nuovo cinema americano: la sua piccola guerra contro il ...
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Quinn, Anthony (propr. Antonio Rudolfo Oaxaca)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico messicano, naturalizzato statunitense nel 1947, nato a Chihuahua il 21 aprile 1915 e morto a Boston il 3 giugno 2001. [...] a far parte del Federal Theatre Project. Giunto a Hollywood, girò tre film come comparsa, senza nemmeno comparire nei del regista (da cui divorziò nel 1965). Sempre DeMille lo diresse nuovamente in The buccaneer (1938; I filibustieri), di cui Q. vent ...
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Gershwin, George (propr. Gershvin, Jacob)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, di origine russa, nato a New York) il 26 settembre 1898 e morto a Los Angeles l'11 luglio 1937. Considerato [...] La-la-Lucille!, il primo musical composto per Broadway.
Per Hollywood G. cominciò a lavorare con Delicious (1931; La piccola emigrante integrando parti grandi o piccole delle sue composizioni in nuove colonne sonore, spesso con l'intento di denotare ...
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Fonda, Jane (propr. Fonda Seymour, Jane)
Alessandra Levantesi
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 21 dicembre 1937. Figlia di Henry e sorella di Peter, dopo aver mostrato doti di [...] di Joshua Logan. Per qualche tempo si divise fra Hollywood e Broadway, quindi nel 1964 varcò l'Atlantico per curée (1966; La calda preda), tentò di fare della moglie un nuovo sex symbol: ma l'operazione che gli era riuscita con Brigitte Bardot ...
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KAURISMAKI, Aki
Alessandra Levantesi
Kaurismäki, Aki (propr. Aki Olavi)
Regista e produttore cinematografico finlandese, nato a Orimattilä (Uusimaa) il 4 aprile 1957. Fin dalle prime prove, si è caratterizzato [...] si pente e vorrebbe fermarlo. È stata poi la volta di una nuova rivisitazione del romanzo di H. Murger (Boheemielämää, 1992, noto anche richiamo dell'Oscar, K. si dice ormai convinto che Hollywood abbia ceduto il suo potere a Wall Street. Il regista ...
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Sydow, Max von (propr. Carl Adolf)
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Lund il 10 aprile 1929. Uno degli attori feticcio di Ingmar Bergman negli anni Cinquanta e Sessanta, [...] dittico di Jan Troell composto da Utvandrarna (1971; Karl e Kristina) e Nybyggarna (1972; La nuova terra).La fama acquisita in patria gli aprì le porte di Hollywood, a partire da The greatest story ever told (1965; La più grande storia mai raccontata ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] tratto un film nel 1946 per la regia di Tay Garnett. Questa nuova versione di The postman always rings twice (1981; Il postino suona State and main (2000; Hollywood, Vermont), scanzonata commedia su un film hollywoodiano girato in una cittadina del ...
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Ingram, Rex
Giulia Carluccio
Nome d'arte di Reginald Ingram Montgomery Hitchcock, regista, produttore, attore e sceneggiatore cinematografico irlandese, naturalizzato statunitense, nato a Dublino il [...] una di serie film di avventura interpretati da Ramon Novarro, la nuova star da lui creata, tra cui The prisoner of Zenda (1922 arrivare fino a sei mesi, una durata allora inusitata per Hollywood.
Nel 1923 sopravvenne però una crisi, allorché la MGM ...
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West, Mae (propr. Mary Jane)
Cecilia Causin
Attrice teatrale e cinematografica e sceneggiatrice statunitense, nata a New York il 17 agosto 1893 e morta a Los Angeles il 22 novembre 1980. Minuta, ma dotata [...] sagacia e l'ironia con cui si affermò a Hollywood derivano tutti dall'esperienza maturata nel music-hall e di Archie Mayo, ma fu con il film successivo, in cui scelse nuovamente Cary Grant come partner, che l'attrice toccò l'apice della popolarità: ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon a Time in the Midlands […]. Qui il taglio...