L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] , dalla frequente assenza di rilettura, che ha ricadute anche ad altri livelli di analisi (D’Achille 2001), e dalle nuove modalità di stampa, in cui la correzione delle bozze ha perso l’importanza che aveva in passato (➔ correzione di bozze).
Resta ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] indiani o africani è stato ottenuto così, per una sorta di umiliante nuovo battesimo.
Più drastico è il sistema di inibire, con norme esplicite o educativo, nella toponomastica, negli organi di stampa, nelle emittenti radiofoniche e televisive.
Delle ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] come centro Milano (Berengo 1980), e per la storia linguistica ha grande rilievo lo sviluppo della stampa periodica, con la nascita di nuove testate (una quarantina solo a Milano; ➔ giornali, lingua dei). Nacque il giornalismo politico e i giornali ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] può ridurre del 25% i tuoi costi per i documenti.
C’è un nuovo modo di vedere le cose.
Forse pensi di avere già risparmiato il più possibile essere considerate tratti fondamentali del linguaggio della stampa: il frequente uso di costrutti nominali, ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] Par. XVII, 62 e 69). Probabilmente (Tavoni: in corso di stampa) si trasferisce allora a Bologna, dove era al potere un regime al significato autentico del trattato.
Alighieri, Dante (1907), La Vita nuova, a cura di M. Barbi, in Id., Opere minori, ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] 1589. Gli italiani non recuperarono la loro posizione neanche quando il nuovo re, Enrico IV di Borbone, nel 1600 sposò a sua traduzione latina, e la prima traduzione francese del Decameron, stampata nel 1485, era tradotta non dal testo originale ma ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] generale, il traguardo dal quale prese l’avvio il nuovo corso va messo direttamente a riscontro con l’altro » a Roma; dal 1892 «Il Mattino» a Napoli; dal 1895 «La Stampa» a Torino; si segnalano anche «Il Giornale delle fanciulle», «La Ricamatrice» ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] libri interamente scritti in volgare segna la svolta nell’autonomia delle nuove lingue, svolta che proseguirà con più evidenza due secoli dopo, con l’avvento della stampa e dell’industria editoriale.
Non ci restano autografi della Commedia dantesca ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] processo di correzione e revisione compiuto dai tipografi nella stampa dei testi volgari (Trovato 1991; ➔ editoria e a me mi), regolamenta anche settori in precedenza trascurati e fissa nuove norme, dall’uso di esso per referenti non umani all’ ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] con vantaggio i grandi scrittori. Firenze poté così candidarsi nuovamente alla guida e al controllo della lingua, dopo che Nel 1717 il Dizionario cateriniano, non ancora giunto alla fine della stampa (si era alla lettera R), fu bruciato in piazza: è ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...
nuova normalita
nuova normalità loc. s.le f. Situazione di ritorno o ripristino di condizioni considerate normali, in cui spesso permangono i segni e gli effetti del precedente periodo di crisi acuta. ♦ Che cosa fece il Comitato di salute...