Jarmusch, Jim
Daniela Daniele
Regista cinematografico statunitense, nato ad Akron (Ohio) il 22 gennaio 1953. Autore di gusto europeo, ha mostrato sempre un profondo interesse per l'incontro tra le culture [...] Sen e Satyajit Ray, il cinema africano e cinese. Cominciò così come già gli ungheresi di Stranger than Paradise, l'italiano di Down by law e film ritrae cinque città attraversate in taxi in un nuovo incastro di vite simultanee. A unire i destini ...
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Scott, Ridley
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico inglese, nato a South Shields (Tyne and Wear) il 30 novembre 1937. Esponente di una generazione di registi formatasi in televisione negli anni [...] di freddo manierismo rivolte al film). Dopo aver abbandonato di nuovo le atmosfere urbane con il road movie epico Thelma & Paradiso), S. con White squall (1996; L'Albatross ‒ Oltre la tempesta) e G. I. Jane è sembrato voler collocare il suo cinema ...
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D'Annunzio, Gabriele
Valentina Valentini
Poeta e scrittore, nato a Pescara il 12 marzo 1863 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 1° marzo 1938. La sua influenza sul cinema fu intensa e determinata [...] l'attività di D'A. nel cinema trovò nuovo alimento nell'uso politico e retorico del Paradiso all'ombra delle spade e La nostra marina da guerra opera per le vittorie e la gloria d'Italia. Da sottolineare, infine, come i soggetti destinati al cinema ...
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BETRONE, Annibale
Sisto Sallusti
Nato a Torino il 9 dic. 1883 da Lorenzo, sarto, e da Benedetta Colombo, si iscrisse alla scuola di recitazione Maria Laetitia diretta da D. Bassi; fa dapprima scritturato [...] maggio 1919), di Lui in L'uccello del paradiso di E. Cavacchioli (Teatro Olimpia di Milano, teatro il 10 dic. 1923). Affermatosi nel cinema muto, nel 1924 si segnalò con l nel 1934, con K. Palmer nel 1935, di nuovo con la Melato nel 1936, e infine il ...
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Fabrizi, Aldo
Redazione
Attore e autore teatrale, e attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 1° novembre 1905 e morto ivi il 2 aprile 1990. Fu uno dei personaggi più rappresentativi [...] del cinema italiano del secondo dopoguerra: in film e commedie ascrivibili al fu il protagonista di Tombolo ‒ Paradiso nero di Giorgio Ferroni, singolare Dopo aver interpretato la parte di un burbero 'nuovo ricco' in Prima comunione, F. comparve, ...
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Lloyd, Harold (propr. Harold Clayton)
Antonio Costa
Attore e produttore cinematografico statunitense, nato a Burchard (Nebraska) il 20 aprile 1893 e morto a Los Angeles l'8 marzo 1971. Fu uno dei grandi [...] che divenne il più importante produttore di cinema comico di Hollywood (a lui si la propria normalità. Lanciato il nuovo personaggio in Over the fence l'eroe stesso crede di essere finito in paradiso tra musiche celestiali e visioni angeliche, mentre ...
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May, Elaine (propr. Elaine Berlin)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice, sceneggiatrice e regista cinematografica statunitense, nata a Filadelfia il 21 aprile 1932. Dotata di un talento comico innegabile e [...] ; l'anno successivo recitò, di nuovo accanto a Walter Matthau, in un Piume di struzzo) si è ricomposto per il cinema il duo May-Nichols che, prendendo in prestito commedia. Nel 2001 l'idea del paradiso chiuso per affollamento e di una morte ...
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Parker, Alan
Roy Menarini
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 14 febbraio 1944. Autore in grado di abbinare una sicura maestria tecnica alla capacità di adattarsi a qualsiasi contesto, [...] discontinui. Ed è proprio l'aporia tra cinema d'autore e cinema spettacolare la fonte dell'originalità e al tempo tra di loro avrebbe portato di nuovo P. a dirigere film sull'argomento Come see the Paradise (1990; Benvenuti in Paradiso), con Dennis ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] adornata, erigevasi in fondo al palco il Paradiso, che si apriva e chiudeva, secondo 1709) si ha un'idea della nuova forma assunta dallo scenario e dal dei teatri, in Sincronizzando; F. Gasbarra, Cinema in teatro, in Intercine, VII (1935), ...
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MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] il Giappone inventa, tanti secoli innanzi al cinema, il "primo piano": ossia una lampada linea un luogo aereo, il paradiso.
Queste molteplicità e simultaneità sono una figura dominatrice, e in certo senso nuova, nel teatro d'oggidì: quella del ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...