Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] affascinato e coinvolto; i registi vi hanno fatto costante ricorso e il pubblico si è divertito come nel caso di NuovocinemaParadiso (1988) di Giuseppe Tornatore, Splendor (1989) di Ettore Scola e Nitrato d'argento (1996) di Marco Ferreri. I film ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] Lanterne rosse di Z. Yimou (1991), Il ladro di bambini di G. Amelio (1992), a volte premiate da Oscar come NuovocinemaParadiso di G. Tornatore (1987) e Mediterraneo di G. Salvatores (1991). Accanto ai sempre più rari capolavori di stile e attualità ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] a cura dello stesso suo direttore della fotografia Vittorio Storaro); c) i ripensamenti dell'autore, o per necessità espressiva (NuovoCinemaParadiso, 1988, di Giuseppe Tornatore) o per necessità di mercato (Heaven's gate, 1980, I cancelli del cielo ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] giovanissimi interpreti hanno offerto prove estremamente convincenti, anche se a volte legate a un unico film. Per restare in Italia, in NuovocinemaParadiso (1988), Giuseppe Tornatore ripercorre la sua infanzia e la nascita del suo amore per il ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] è già ora di passare il turno" (Corriere della Sera, 23 ottobre 2002, p. 44, che riecheggia il film di Tornatore, NuovocinemaParadiso); "Vullo, l'addio può attendere" (La Gazzetta dello Sport, 23 ottobre 2002, p. 22, che ricorda il film di Beatty e ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] la Pop Art, i linguaggi del cinema e dei mass media. Nella ricerca di nuovi modelli, il magistero di poeti latinoamericani come , ne è l'esempio più eloquente; ma si veda anche Paradise, 1998), e l'obliquità del linguaggio della fiaba e della ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] all'uomo in una sorta di paradiso terrestre, mentre ai giorni nostri, al Ségalot, ho barattato le letture, il cinema e tutti quei momenti benedetti in cui crisi della civiltà comporta quindi un nuovo atteggiamento dell'uomo nei suoi confronti. ...
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Rocco Familiari
Teatro
Il luogo d'incontro
di tutte le arti
(Roland Barthes)
Il teatro italiano oggi:
si può parlare di crisi?
di Rocco Familiari
26 febbraio
Con una conferenza stampa a Roma l'AGIS (Associazione [...] e dei moduli espressivi del teatro come del cinema, del gioco e così via.
Sono questi il giro del mondo con grande successo (nuova versione nel 1997). Dall'incontro con B mente di M. Luzi, e nel 1991 Il Paradiso, perché mi vinse il lume d'esta stella ...
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Tecnica
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Tecnica
sommario: 1. Il concetto di tecnica. 2. La tecnica come ambiente. 3. La tecnica in quanto sistema. 4. La tecnica in quanto mito. 5. La prevedibilità della [...] completamente attorniati da prodotti della tecnica: strade, metrò, cinema, edifici, ecc. In esso ritroviamo, portati all' fare l'uomo? È una nuova versione della critica rivolta in altre occasioni al paradiso cristiano: terribilmente noioso e senza ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...