Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Strumenti scientifici
Mara Miniati
Nei secc. 16° e 17° la produzione italiana di strumenti era tra le più ricche e varie d’Europa. Fu un periodo caratterizzato da una ricerca affannosa di strumenti [...] : sono essi che aggiungono davvero qualcosa di nuovo a quanto prima già noto. Il cannocchiale è musei e in collezioni private, o come il tedesco Adam Heroldt (1580 ca.-1650 ca.), abile altro, sono all’origine del cinema.
Siamo ancora nel mondo della ...
Leggi Tutto
Le invenzioni
Piero Ventura
Inventare per risolvere problemi
Inventare significa risolvere un problema teorico o pratico attraverso la costruzione di strumenti e di oggetti o lo sviluppo di nuovi metodi [...] problema: anziché di ali ed elica, il nuovo mezzo era dotato di pale, simili a quelle prima e la seconda guerra mondiale dal tedesco Werner Von Braun per essere usati come illusione del movimento. Così è nato il cinema. La sera del 28 dicembre 1895, ...
Leggi Tutto
Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] Nello stile grafico del film più importante del cinema espressionista tedesco, Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; ; e dopo il kolossal a colori Spartacus (1961), Kubrick usa di nuovo il b. e n. nella grande tradizione del film drammatico (Lolita, ...
Leggi Tutto
Francesco Rimoli
Abstract
La voce offre un quadro sintetico della disciplina del fenomeno culturale nell’ordinamento italiano, esaminandone soprattutto i profili costituzionali. Evidenzia inoltre, [...] co. 3, del Grundgesetz tedesco del 1949 garantisce libertà di arte 11.2016, n. 220, disciplinante il cinema e l’audiovisivo, il d.lgs. n. 106, e ora esteso dall’art. 5 della nuova legge sullo spettacolo anche a tale settore: sul punto già Casini ...
Leggi Tutto
Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] dell'italiano, e intrusioni del tedesco), il secondo una sorta di Andavate a tutta velocità, vero?"; e in quello nuovo: "Te la stavi filando a tutta birra, film dal 1948 a1 1957, Roma 1999.
R. Setti, Cinema a due voci. Il parlato nei film di Paolo e ...
Leggi Tutto
Realtà e finzione nell’arte contemporanea
Luca Panaro
Il crescente rapporto tra realtà e finzione nel mondo d’oggi, o meglio la straordinaria capacità della finzione di diventare realtà, emerge con [...] nel primo decennio del 21° secolo. L’artista tedesco concentra il lavoro sugli spazi interni: le sue cinema e video, appartenenti ai diversi periodi storici. «La fotografia diventa allora improvvisamente uno di quegli scarti industriali, una nuova ...
Leggi Tutto
MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] relazioni con le famiglie Olschki, Valori, Pavolini, Castelnuovo Tedesco, Spadolini e dove il M. e gli altri bambini nuovi, intrinseci, vizi che per esser superati devono essere tenuti presenti. Il primo viene dalla loro dimensione economica: «Cinema ...
Leggi Tutto
La critica cinematografica
Daniele Dottorini
Il cinema, sin dalla sua nascita, ha sempre prodotto discorsi. La sua apparizione, la sua trasformazione e la sua penetrazione all’interno della coscienza [...] , molte riviste storiche hanno cessato le pubblicazioni (come «Cinemanuovo» nel 1992, dopo quarant’anni di esistenza) o concetto di critica nato all’interno del dibattito del Romanticismo tedesco, in cui il termine Kunstkritiker (critico d’arte ...
Leggi Tutto
GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] darwinista E. Haeckel, tradotte dal tedesco a Torino nel 1892, e M. Maeterlinck e dei Filugelli, uno dei "nuovi poemetti" di G. Pascoli. Si tenga pure veleno!", nella Donna del 1913) e quella sul cinema Il nastro di celluloide e i serpi di Laocoonte ...
Leggi Tutto
La fotografia degli artisti
Ludovico Pratesi
Nell’ambito della storia della fotografia, il 21° sec. si è aperto con una novità: il superamento della distinzione tra fotografi puri e artisti che utilizzano [...] fotografia di entrare in contatto con altri settori della creatività, come il cinema, la moda, la pubblicità e i mass media, in genere le del fotografo. L’artista tedesco punta l’obiettivo su situazioni legate al nuovo volto della massa globalizzata: ...
Leggi Tutto
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...