ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] vita: l’arrivo degli americani e la fuga dei tedeschi. Era proprio questo momento di disordine, di caos by M. A.), New York 1963; G. Fink, Antonioni e il giallo alla rovescia, «Cinemanuovo», 1963, 162; C.F. Cuenca, M. A., Madrid 1963; C. di Carlo, ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] vibrazione delle notti. Nel cinema di John Huston l'impasto di colore si adatta ogni volta in modo nuovo alle esigenze del genere e di vari sistemi e procedimenti industriali (il tedesco Agfacolor poi brevettato dai sovietici come Sovcolor, il ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] . 50-52), e poi ripreso con Leonardo Cortese.
Dopo l’invasione tedesca Gassman lavorò con Elsa Merlini ai teatri Eliseo e Quirino (Gassman - successo Affabulazione di Pasolini. Per il cinema nel 1977 fu ne I nuovi mostri di Monicelli, Risi e Scola ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] non ha occhi, ma due buchi neri, e il cinema è fatto con gli occhi», cit. in Veltroni,1998 diretto da Giuseppe Patroni Griffi con Gianrico Tedeschi e Franca Valeri; e soprattutto il , a volte a fianco della nuova compagna Patrizia Caselli, di trentasei ...
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FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] da Roma, che pure lo aveva favorito, e dal cinema che cercava nuovi orizzonti, ma non puntava ancora decisamente su di lui, più avanti iniziò a frequentare Ernst Bernhard un analista junghiano tedesco che si era stabilito in Italia, con il quale ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] e della canzone, nacque una nuova professionalità, quella del compositore (v.) specializzato per il cinema. Tra i pionieri, si ricorda 'degradandole' in un uso utilitaristico, come il tedesco Peer Raben, il compositore di Rainer Werner Fassbinder; ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] W. Griffith, Sergej M. Ejzenštejn, i registi del cinema muto tedesco o quelli della Hollywood del periodo classico ecc.) sostengono l i. filmica non discende dalla supposta vocazione mimetica del nuovo medium. L'i. non deve essere riproduzione del ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] spettatoriale. Ciò accadde, negli spettacoli di piazza dei 'mondi nuovi', nei 'panorami' e nei 'diorami', o nelle , divenire, elaborati per il cinema da S.M. Ejzenštejn in un suo articolo scritto in tedesco nel 1929, Filmform. Der dialektische ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] qualitativo assai più basso di questo cinema commerciale rispetto al suo omologo tedesco. Viceversa, la ricerca di una e di critica.
Solo alla fine degli anni Venti emerse un nuovo filone di argomento coloniale, il cui prodotto migliore resta Kiff ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] proprio genere erotico, in tutta la storia del cinema la figurazione del sesso, più o meno la censura nell'intento di aprire un nuovo mercato cinematografico; uno dei primi esempi fu curiosa) di Vilgot Sjöman e il tedesco Helga (1967) di Erich F. ...
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nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...