Grecia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Simbolicamente, il primo secolo del cinema greco si è aperto e si è chiuso nel segno dei fratelli Maniaki: To vlemma tu Odyssea (1995; Lo sguardo di Ulisse) di [...] l'occupazione dal 1941 al 1944 da parte dell'esercito italo-tedesco, la guerra civile durata fino al 1949 furono eventi e le nouvelles vagues di altri Paesi europei, ma il nuovocinema greco ne riprese le tendenze di fondo, qualificandosi soprattutto ...
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Austria
Francesco Bono
Cinematografia
La storia del cinema iniziò in A. nel marzo 1896, con la presentazione a Vienna del Cinématographe dei fratelli Lumière; ma una produzione di film a soggetto si [...] al 10-15% ottenuto in patria, mentre il cinematedesco conquistò in breve tempo l'egemonia in Austria, togliendo una metafora dell'Occidente. È proprio con Haneke che il nuovocinema austriaco si è affermato anche a livello internazionale: le sue ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] dei miei film, di scoprire un nuovo territorio artistico e di trovare nuove forme di espressione poetiche"), M. progettò ). Personalità multiforme e sperimentatrice quale altre mai ebbe il cinematedesco, M. è il geniale eclettico, il regista che, ...
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Ufa (Universum-Film Aktien Gesellschaft)
Lorenzo Dorelli
Casa di produzione e di distribuzione tedesca, fondata a Berlino il 18 dicembre 1917. È stata la più grande azienda cinematografica tedesca; con [...] ad altri tre direttori della produzione, ad attuare la nuova linea editoriale, incentrata sui film di genere rivolti al fu svolto in questo senso anche dai generi tradizionali del cinematedesco, come il Bergfilm (il film di montagna) e i ...
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Makk, Károly
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Berettyóújfalu il 23 dicembre 1925. Solido professionista, la cui opera è stata costantemente accompagnata dal favore del pubblico, [...] diretto Die Jäger, noto anche come Deadly game, film tedesco con un cast internazionale (Mel Ferrer, Barbara Sukowa, Helmut suoi allievi registi rivelatisi tra i più interessanti del nuovocinema ungherese, come Péter Gothár e Resző Szörény, alcuni ...
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Valenti, Osvaldo
Italo Moscati
Attore cinematografico, nato a Istanbul il 17 febbraio 1906 e morto a Milano il 30 aprile 1945. Interprete efficace di personaggi ambigui e tenebrosi, divo tra i più noti [...] il produttore Erich Pommer a scoprirlo e a inserirlo nel cinematedesco, uno dei più importanti dell'epoca. Fu Ungarische Rapsodie la Ferida parteciparono al tentativo di rilanciare il cinema del nuovo regime interpretando Un fatto di cronaca (1945) ...
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Produttore cinematografico (Hildesheim 1889 - Hollywood 1966). Direttore della filiale viennese della casa francese Éclair, fondatore (1915) a Berlino della Decla (Deutsche Éclair), in seguito unitasi [...] legato il suo nome alla grande stagione del cinematedesco degli anni Venti (R. Wiene, F. Murnau, F. Lang). Nel 1926 passò negli USA; poi ancora in Germania, Francia, Inghilterra (1936), dove fondò la Mayflower, di nuovo negli USA (1939). Nel secondo ...
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VEIDT, Conrad
Gian Luigi RONDI
Attore del cinematedesco, francese, inglese e americano, nato a Berlino il 22 gennaio 1893, morto a Hollywood íl 3 aprile 1943. Esordì sullo schermo nel 1917. Nel 1920 [...] di Praga, 1926. Recatosi in Svezia interpretava I maledetti di Molander; in Ameriea, Erik il grande illusionista, 1928; di nuovo in Germania, L'ultima Compagnia, 1930, e Il congresso si diverte, 1931; in Inghilterra, Il fortunale sulla scogliera ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] di tipo novecentesco. Negli anni Cinquanta, sempre in Italia, partendo dal r. del cinematedesco, dal r. socialista russo e dall'esperienza neorealista, la rivista "Cinemanuovo" propose il ritorno al grande modello del r. classico letterario. Guido ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] è il caso dell'italiano, ma anche dello spagnolo (mudo/sonoro), del tedesco (Stummfilm/Tonfilm) e del russo (nemoj fil′m/zvukovoj fil′m). Opponendo performative ‒ attraverso il quale il nuovocinema degli anni Trenta ripudiò definitivamente le ...
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nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...