Naturalista (Parigi 1759 - ivi 1828); coltivò la botanica e la zoologia e, nominato console in America, fece numerose osservazioni sugli animali del NuovoMondo. Compilò 450 monografie sui vitigni, che [...] andarono disperse. Tra le sue opere: Histoire naturelle des coquilles (1801); Mémoire sur l'étude et le classement des diverses variétés des vignes... du Luxembourg (1807) ...
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Storico spagnolo (m. dopo il 1513), sacerdote; scrisse la Historia de los Reyes Católicos don Fernando y doña Isabel, seguendo i modelli antichi delle cronache castigliane; importante soprattutto per il [...] periodo 1454-1513 e in particolare per le pagine sulla scoperta del NuovoMondo, per le quali si valse di documenti fornitigli da C. Colombo. ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] una ghirlanda di circa 10.000 km con alcune delle isole più vaste del mondo.
In A. si trovano le montagne più alte della Terra (Everest, a.C. Migrazioni dei popoli indoeuropei e formazione di nuovi regni in Asia Minore e in India.
2500-1800: ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] chirurgo parigino R. Kuss, e realizzata successivamente in tutto il mondo, utilizzando donatori viventi e cadaveri, in una serie crescente di casi diminuzione degli interventi effettuati, mentre un nuovo impulso derivò nel 1981 dall’introduzione ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] che è la ragione divina che ordina e governa il mondo, deriva la lex naturalis, che è la partecipazione imperfetta alle persone. Nella concezione medievale lo stesso d. soggettivo acquistò un nuovo valore: l’uomo è soggetto di d. non in quanto è ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] perché la cultura classica resta il fondamento di ogni istruzione. Il contatto con il mondo islamico non produce, in Europa, alcun orientamento nuovo (interpretazione allegorica del Corano).
Età moderna. Soltanto nel 18° sec. un ampliato orizzonte ...
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Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici.
Cenni storici
J. Boucher de Perthes [...] o all’inizio dell’età dei metalli nel Vecchio Mondo.
Metodologie di ricerca
Per ricostruire le prime fasi di Neandertal era un abile artigiano che sviluppava un modo nuovo di lavorare la pietra sfruttando la cosiddetta tecnica Levallois (Modo ...
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Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] ricche. Owen voleva riformare la società con una nuova ripartizione dei beni su base egualitaria, da raggiungersi fantastica a tema politico non si è più volta verso un mondo ideale, dove siano risolte le contraddizioni del presente, ma, al ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] ., e si diffuse in tutta l’area ellenistica, passando quindi al mondo romano (dal 3° sec. a.C.). I privati affidavano il la qualità delle edizioni o per la pubblicazione di opere di nuovi autori (Bacone, Cartesio, Milton, Newton, Molière), ma anche ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] coscienza morale dà il nome di "male" (Principe XVIII). Il principe nuovo e, in generale, l'uomo di stato si muovono per un campo M. espone il doppio motivo del permanere e del mutamento; il mondo e gli uomini non hanno mutato "moto, ordine e potenza" ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...