Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] ai sette dell’italiano (non c’è infatti contrasto tra /o/ e /ɔ/, essendo presente solo /ɔ/, mentre il contrasto tra /e/ ed /ɛ/ è presente anteposti al verbo finito (imperativo escluso): sing. I [i], II [t], III [a], plur. I [i], II [i], III [a ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] pp. 104-112; C. Frati, D.M. M., Jacopo Morelli e il balì T.G. Farsetti, in Il Libro e la stampa, II (1908), pp. 19-23; .), a cura di E. Spagnesi, Firenze 1985, ad nomen; P.O. Kristeller, Domenico Sforazzini (1686-1760) e la sua biografia di Marsilio ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] sfruttate stagionalmente per pascoli d’alta quota dalle popolazioni di pianura o di bassa valle. Sono invece rari i casi (ad es es., der mömu «della / alla zia» (opposto al nominativo t möma), minesch ennusch «di mio nonno» (opposto al nominativo mine ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] Hz per un luogo labiale, 1800 Hz per un luogo dentale o postalveolare, 2000 Hz per un luogo palatale. Per un luogo velare della vocale procheila a contatto, e come le alveolari [d] e [t] abbiano entrambe un locus di F2 intorno ai 1800 Hz. Inoltre, il ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] Giudici, Giovanni (1965), La vita in versi, Milano, Mondadori.
Leroy, J.T. (2002), Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, Roma, Fazi (ed lingua italiana, con una tavola di voci e maniere aliene o guaste, Firenze, Le Monnier.
Vitale, Maurizio (2002), ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] non mi piace tanto [il dialetto], perché sai – it doesn’t sound as good as English, right, so – provo di non S’è vestuta
e annascosta d’ ’a mamma se n’è asciuta
p’ ’o becco – Mi redì. Comanne Nik.
Il dialetto napoletano si alterna con una varietà ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] scrittori, ma consigliando ancora l’elisione di che davanti a vocale o h. Risolve, poi, la questione dell’apostrofo in fin di , è consueto trovarsi di fronte alla grafia mista 1 amica o 1amica (in scriptio continua!), in cui le ragioni del numero ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] sonora [β] (➔ betacismo, sull’uso di ‹b› in luogo di ‹v› o di ‹v› in luogo di ‹b›). Di fatto, a partire dal I secolo , in Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro & I. Chiari, Roma, Aracne, pp. 67-84.
Gili ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] 107)
Beatrice, loda di Dio vera, / ché non soccorri quei che t’amò tanto, / ch’uscì per te de la volgare schiera (Inf. O animal grazïoso e benigno (Inf. V, 88)
O dolce amor che di riso t’ammanti (Par. XX, 13)
Onorate l’altissimo poeta (Inf. IV, 80)
O ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] commutazione può verificarsi tra l’italiano e uno dei dialetti locali o una delle lingue di minoranza, ma anche tra l’italiano presenza di un giovane estraneo seduto al suo fianco:
(5) F60: t’ai pestà ’l kutin- («hai pestato la gonna»)
F70: kwé? ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...