La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] (fr. cognác), réport (ingl. [riˈpɔːt]).
Dopo aver individuato le proprietà caratterizzanti della parola fonologica portatori di accento primario:
(8) a. p[ɔ]rtasci, r[o]mpighiaccio, pianof[ɔ]rte, portab[o]rse
b. m[ɛ]zzobusto, p[e]scecane, ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] ĭ e ŭ latine, senza la confluenza negli esiti di ē e ō del vocalismo romanzo: pike nuorese, pi[ɣ]e logudorese, pi[ʒ]i campidanese pu[θ(θ)]u ~ put(t)u «pozzo») e la caduta di f- in posizione iniziale (i[ʣ]u «figlio», o[ɖː]e «mantice»).
Il lessico fa ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] un accento secondario, anche in posizioni diverse (per es., /ˌinternatˌtsjonaˌlidzːaˈtːsjone/ o /inˌternatˌtsjonaˌlidzːaˈtːsjone/ internazionalizzazione).
L’organizzazione degli accenti corrisponde alla struttura ritmica dell’enunciato, alla presenza ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] parto; a giugno sono / fanno dieci anni che vivo in questa casa) o nel riferire eventi passati (Ma sai ieri chi ti vedo? L’amico di di linguistica italiana (Madrid, 21-25 febbraio 1995), a cura di T. De Mauro & V. Lo Cascio, Roma, Bulzoni, ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] per es. in a[bː]itro, Ge[mː]ania, so[pː]resa o nelle sequenze con non (no [dː]ico); l’inserimento della vocale per interrompere meraviglie della nobilissima città di Napoli, a cura di O.S. Casale & M.T. Colotti, Roma, Salerno Editrice.
Di Falco, ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] separato dalla lingua d’oïl verso la fine dell’epoca merovingia o l’inizio di quella carolingia, e si è localizzato lungo attestano i derivati di *lacticellu [laˈsːe] o [liˈʦe];
(b) [arːuˈtːa] «cullare», continuatore di *crottare, ha un ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] , con una varietà M (media) fra A e B; o una distinzione, applicata da John Trumper alla situazione italiana sulla base frammenti di italiano-novarese: avevi sempre paura del padrone ca t ciapéisa «... che ti prendesse» (il passaggio dall’italiano ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] dopo consonante nasale si sonorizzano: sa[nt]o → sa[nd]o, ca[mp]o → ca[mb]o. Il nesso nasale alveolare + affricata palatale Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro & I. Chiari, Roma, Aracne, pp. 67-84 ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] .ac.at/ald), e la Carta dei dialetti italiani (CDI) di O. Parlangeli, avviata negli anni Sessanta del Novecento e purtroppo rimasta incompiuta (Grassi Piemonte occidentale (ALEPO: www.alepo.it), a cura di T. Telmon e S. Canobbio (cfr., anche per una ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] strutturata, e dare indicazioni sul modo in cui essa è memorizzata o si differenzia da altre lingue (Lo Cascio 1997: 86).
Proprio Società linguistica italiana (Madrid, 21-25 febbraio 1995), a cura di T. De Mauro & V. Lo Cascio, Roma, Bulzoni, pp ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...