Ecclesiastico e uomo d'arme (Venezia 1401 - Roma 1465). Figlio del medico veneziano Biagio T., di modesta famiglia, è ricordato erroneamente, a partire dal sec. 17º, con il cognome Scarampi (probabilmente [...] della sua immensa fortuna due suoi "familiari", parenti del card. E. Scarampi, astigiano, morto nel 1440) o Scarampi-Mezzarota o semplicem. Mezzarota (per la presenza di una mezza ruota nel suo stemma cardinalizio). Studiò ed esercitò dapprima l ...
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Nella storia delle religioni, attribuzione di forma animale a divinità (o ad altre entità come spiriti e demoni, del culto e della mitologia). L’evoluzionismo storico-religioso voleva considerare il t. [...] e concepita come immediatamente precedente al politeismo. Ma il t., essendo uno dei modi d’espressione del non-umano, ora in forma umana. Accade pure che il fenomeno del t. sia relativamente recente in una religione: così nella fase vedica ...
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(gr. Τροϕώνιος) Figura della religione greca con culto oracolare a Lebadea in Beozia. Il mito lo presenta come ‘eroe’, con molte varianti circa la paternità (Zeus, Apollo, Ergino re di Orcomeno), e come [...] culto molti tratti lo presentano quale divinità: è chiamato Zeus T. in iscrizioni del suo santuario.
L’oracolo, famoso sensazione di essere travolto da una corrente e mediante visione o audizione riceveva la rivelazione, secondo un modo della mantica ...
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Prima parola della frase lat. requiem aeternam dona eis, Domine "l'eterno riposo dona a loro, o Signore", usata in it. per indicare la preghiera d'invocazione per i defunti (derivata dal IV Esdra) che [...] Come genere sacro fu praticato sin dal Quattrocento: ne diedero i più celebri esempi G.P. da Palestrina (Missa pro defunctis, 1591), T.L. de Victoria (1548-1611, nel 1583 e 1605), W.A. Mozart (1791), L. Cherubini (1816 e 1836), H. Berlioz (1837), G ...
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teofania Manifestazione sensibile della divinità. Nell’uso scientifico moderno il concetto generalizzato di t. presuppone una divinità personale, mentre per il caso di una manifestazione di forze soprannaturali [...] incontrano numerose espressioni di rivelazioni sensibili della divinità o di sue ipostasi (per es., la voce caso del roveto ardente) o come colonna di fumo. In un senso meno preciso si possono considerare come t. anche altre manifestazioni sensibili ...
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teofagia Consumo di una vittima sacrificale (o di un suo sostituto simbolico) identificata con la divinità stessa. La differenza tra la t. e altri tipi di sacrificio non è sempre del tutto netta: quando [...] es., a Zeus e a Dioniso il toro, ad Artemide la cerva), si ha già una forma implicita o velata di teofagia. La t. si ritrova in molte religioni. In alcune società aborigene dell’Australia, in deroga all’interdizione alimentare riguardante l’animale ...
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Monaco cisterciense (e quindi detto, dal colore dell'abito, monachus albus), vissuto nel sec. 14º. Nel 1344-45 (o forse 1345-46) commentava le Sentenze del Lombardo all'università di Parigi (ne restano [...] due redazioni di cui più ampia e sicuramente autentica la prima). Seguace di Occam e di T. Bradwardine, G. spinge all'estremo certi motivi nominalistici e volontaristici dell'occamismo, accentuando, come Nicola di Autrecourt, posizioni critico- ...
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tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del Nuovo Testamento; esegesi tipica quella che si basa sulla ricerca [...] da s. Paolo, l’esegesi cristiana, soprattutto quella più incline all’allegorismo, ha fatto valere più volte il senso t. per interpretare il Vecchio Testamento alla luce del Nuovo (in questo senso certa esegesi medievale ha parlato di concordia fra ...
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(gr. Τριπτόλεμος) Eroe greco legato al mito eleusino di Demetra. Dapprima considerato semplicemente re di Eleusi, fu poi detto figlio di Celeo e di Metanira e fratello di Demofonte. Per l’ospitalità ricevuta [...] talvolta a fianco di Eaco, Minosse e Radamanto. Si attribuiva a T. l’istituzione delle Tesmoforie.
T. è rappresentato in vasi attici, nei rilievi eleusini, in sarcofagi o in lucerne di età romana. Dapprima raffigurato come un eroe barbato, assume ...
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triduo Ciclo di preghiere o di riti concluso nello spazio di tre giorni; i t. di preghiere sono previsti dalla liturgia (per es., in onore di un santo dopo la sua canonizzazione) e sono consueti nella [...] devozione popolare (e privata) in preparazione di una determinata festa o per ricevere una grazia particolare. T. pasquale Nella liturgia romana, il nucleo fondamentale e il vertice dell’anno liturgico: è la celebrazione storico-rituale del mistero ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...